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Quartiere

Quartiere 1

L’altro giorno sono uscito di casa,
qui c’era una macchina con il baule aperto.
Pieno di Rolex.
Mi avvicino e il signore che li stava vendendo mi dice
che non sono rubati.
Ha la ricevuta. Dice.
Costano 40 franchi, li ha dal suo suocero che lavora al FoxTown
e ha l’80 percento di sconto.
Originali.

 

Quartiere 2

L’altro giorno sono uscito di casa
qui c’era una vecchia a terra di schiena
come una tartaruga che non riesce più a girarsi
Mi sono avvicinato e le ho chiesto come stava
ho chiamato l’ambulanza.
Pioveva e mentre aspettavamo l’ho coperta con l’ombrello
Ho lasciato il mio zaino poco distante.
Ci pioveva sopra.
Mi sembrava brutto preoccuparmi
del computer quando c”era una vecchia a terra.

 

Quartiere 3

Mi hanno detto che qui una volta c’era un cimitero,
è per questo che non ci hanno costruito sopra
e ci hanno fatto un parco giochi.
Ne ho parlato con Daniel e lui dice che forse non è vero.
Era scettico sull’argomento.
Effettivamente pezzetti di ossa non se ne vedono.

Il fiume

Foto di Enrico Boggia

Da: Voce Libertaria / no 16 – marzo 2011

È difficile decretare con precisione dove nasca il fiume Cassarate, se lo si risale con pazienza ci si può perdere fra le sue parecchie ramificazioni. Sicuramente la sua sorgente è in un punto imprecisato alle pendici del Gazzirola, in zona san Lucio, monti su i cui sentieri decine di contrabbandieri hanno trasportato le bricolle, trasfugando riso, sale, sigarette e più recentemente marijuana da una parte all’altra di un arbitrario confine.

Zampillando fra un sasso e l’altro il fiume ha creato la Val Colla, e bagna paesi con nomi che arrivano dritti da epoche remote: Colla, Scareglia, Signora. Scende ancora, il fiume, arriva a Sonvico, e qui ha già raccolto abbastanza acqua da creare alcune belle pozze. È difficile accedervi, bisogna un po’ arrampicare e un po’ procedere con i polpacci in acqua. Ma quando ci si arriva si ha la sensazione di essere in un luogo fuori dal mondo, dove bagnarsi nudi, dove godersi i pochi raggi di sole che riescono a solcare il denso soffitto di foglie. Luoghi dove suonare il dijeridou, improvvisarsi cantori gregoriani, mettere in equilibrio i sassi uno sull’altro lasciandosi andare a derive mistiche impensabili altrove. Sotto il ponte di spada nel Cassarate si getta il Capriasca, la cui acqua è percettibilmente più tiepida. Qui cresce la felce dolce, la sua radice ha il gusto della liquirizia. Continua la lettura di Il fiume