Lasciate che i pargoli vengano a me. (Gesù)
da Il Diavolo di oggi
Pacco ai giovani!
Ogni tanto qualcuno si ricorda che i giovani non sono solo violenti, drogati, vandali e problematici, ma che possono essere anche, potenziali consumatori. Della specie poi dei più interessanti, perché hanno una "speranza di consumo", ovvero un numero di anni da potenziali consumatori davanti a sé, molto più alto della media della popolazione. Un diciottenne consumerà almeno per i prossimi 70 anni, ad un ottantenne, nonostante la maggiore disponibilità finanziaria, resta poco da consumare. È per questo che è molto redditizio ed interessante proporre campagne pubblicitarie rivolte ai giovani neo-diciottenni piuttosto che ai vegliardi ultraottantenni. Per acchiappare questa fascia di popolazione i pubblicitari sono disposti addirittura ad imparare ad usare Facebook per promuovere l’evento. Puntare sui diciottenni è poi pagante per un secondo motivo: sono loro i futuri votanti che saranno chiamati a scegliere su temi quali gli orari di lavoro e le chiusure festive e domenicali.
18 anni da scimmioni
18 anni da primati, nel senso di scimmie. Chiusi in giganteschi capannoni illuminati da luci artificiali ad acquistare compulsivamente tutto ciò che le carte di credito permettono. Acquisti perlopiù inutili, indotti da quel fenomenale baraccone consumistico che sono i megacentri commerciali. Non so se avete frugato nei mucchi di rifiuti ingombranti ultimamente, un’altissima percentuale di questa spazzatura è made in Ikea. La collettività paga per smaltire le poltrone "Kömod", gli scaffali modulabili "Appogy" e le lampade fluorescenti "Abbalia". E chissà se chi ha materialmente prodotto tutto questo ben di dio, in fabbriche lontante, ha già compiuto i 18 anni?
Toccando il fondo (per il clima)
Sicuramente il Centro Lugano Sud qualche primato l’ha raggiunto: quello dell’inquinamento, del traffico generato e della speculazione edilizia. Sono riusciti a distruggere il pian Scairolo, zona che fino a qualche anno fa (forse 18) era di pregevolissimo valore naturalistico. Mio nonno che abita nella zona, mi racconta che pescava le anguille nel riale che scorre sul piano. Ora sono le anguille, mutate geneticamente per gli innumerevoli scarichi industriali a tendere gli agguati a mio nonno quando torna a casa la sera. E guai a chi si illude che le operazioni di Grennwashing (il tentativo di un’azienda di rifarsi un’immagine ecologica appropriandosi di virtù ambientali che invece non ha), come i parcheggi "verdi" o il "fondo per il clima", cambino sostanzialmente lo stato delle cose. L’Ikea-pensiero che muove questi centri commerciali, sta ipotecando il futuro dei diciottenni di oggi, Lara compresa che, presto o tardi si ritroverà, per la disperazione degli sponsor, senza più neve su cui sciare.
Mentre stai riportando indietro il carrello per riscattare i due franchi di cauzione nel parcheggio del nuovo megacentro commerciale potrai di certo notare parecchie affissioni pubblicitarie: perché non fotografarle e spedircele corredate dai tuoi arguti commenti?