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Diario fotografico dal Ticino del Sud

Sono un po’ stufo di scrivere il Classeur de Pub sul Diavolo, è due anni ormai, sono arrivato a 50 (qui sono online tutti gli articoli).

Vediamo quindi di sperimentare altri “format”, iniziamo dal Diario Fotografico. Alcune di queste cose le avete forse già viste su Svasso. Che ne dite? Consigli/proposte…

Clic, clic e ancora clic

Ho finalmente capito come collegare il mio telefonino tramite Bluetooth al computer. È un telefonino da tre megapixel. Nel senso che la risoluzione è di solo 3 pixel ma sono molto grandi. Sono quindi riuscito a scaricare le fotografie che ho fatto negli scorsi mesi. Per vostra grande gioia ve le propongo alcune corredate da alcune riflessioni. Un po’ come quando si va a cena a casa di qualcuno che è appena tornato da un viaggio. Solo che non vi offro nemmeno la cena. Continua la lettura di Diario fotografico dal Ticino del Sud

Io e Lui

uomo natelDiario semiserio del mio percorso di avvicinamento al meraviglioso mondo della telefonia mobile.

4 luglio 2008
Ho ottime ragioni per non avere un telefonino, le avevo spiegate in maniera abbastanza esaustiva in questo testo. Era una delle mie sicurezze, il telefono portatile non faceva per me. Ho resistito a diverse generazioni di telefoni, come Ulisse legato all’albero della nave non mi sono fatto ammaliare dal getto continuo di marchingegni portatili sempre più evoluti.Ancora più difficile: ero riuscito a rimanere in qualche modo all’interno di una rete sociale composta quasi esclusivamente da persone munite di telefonino. Da osservatore esterno ho potuto osservare mutamenti sociali dati da questa tecnologia, nuovi modi di incontrarsi e di tenere i contatti con amici e parenti, di socializzare, di flirtare. Penso che qualcosa stia cambiando in me.

6 luglio 2008
Le ragioni per non avere un telefonino sono tutt’ora valide, mi accorgo però di non assumermi davvero le responsabilità di questa scelta. Sempre più persone che vorrebbero rivolgersi a me mi cercano sul telefonino della mia morosa, della mia coinquilina, al posto di lavoro, presso i miei genitori. Tutte queste persone (che ringrazio con tutto il cuore) hanno passato minuti delle loro esistenze a riferirmi messaggi, a filtrare le telefonate, a ricordarmi appuntamenti e a prendere nota di numeri da richiamare. Il fatto che vivo in una casa senza telefono fisso non aiuta di certo a migliorare la situazione.

7 luglio 2008
Ho tutta una serie di chiamate importanti che dovrei fare abbastanza urgentemente, la cabina telefonica dista 15 minuti a piedi e non è certo il luogo ideale per fare telefonate importanti. Ho un cattivissimo rapporto con il telefono e cerco ogni scusa per evitare di chiamare. Si fa sempre più strada nella mia testa l’idea di passare dall’altra parte della barricata.

11 luglio
La mia ragazza è in colonia, senza la possibilità di accedere ad internet, le mando degli sms inviati tramite computer dal mio account della supsi, ma non posso ricevere le sue risposte. Non ho ancora fatto le chiamate importanti che sto rimandando da qualche giorno. A Sonvico la popolazione si sta mobilitando contro la costruzione di una nuova antenna per cellulari per paura delle onde elettromagnetiche. I cellulari per funzionare necessitano di antenne.

13 luglio
Domani è il grande giorno. Lo farò! Ho deciso. Ne sono sicuro! (quasi)Prima di andare a dormire metto un cinquanta franchi nel borsellino. Continua la lettura di Io e Lui

Il nostro giro in Marocco

Linko qui tutti i post del nostro viaggio in Marocco, i testi sono ancora parzialmente sgrammaticati a causa delle tastiere assurde con cui mi sono ritrovato a scrivere.
Nei prossimi giorni verranno messi a posto.

Grazie ad Andrea, presto arriveranno anche le foto!

 
È in preparazione anche una (sic!) gogglemappa del viaggio, la trovate qui
 
 
 
 

5.9.08 > Tangeri

A Tangeri passiamo solo di sfuggita, arriviamo in treno nel tardo pomeriggio. Troviamo un bellissimo hotel che pare un lussuoso palace in decadenza, con grandi stanze dai soffitti alti e la vernice che si scrosta. Un bagno gigantesco ma senza luce e senz’asse nel bagno. Il grande giardino nel cortile interno che pare abbandonato.

Facciamo un giro rapido nella città vecchia che presto si svuota, tutti vanno a casa a mangiare. È forse il momento migliore per vagare per le strade in salita di questa grande città. Anche quando le strade si rianimano nessuno si preoccupa di noi, è piacevolissimo muoversi indisturbati come se si fosse, almeno per una volta, invisibili. Non vediamo molto ma siamo stanchi, e forse anche un po’ stufi.  Continua la lettura di 5.9.08 > Tangeri

4.9.2008 > Rabat

La capitale, apparentemente grigia ed efficace, ad uno sguardo piu attanto si rivela colorata e zuzzurellona almeno quanto il resto del paese. Lunghe file di palazzi governativi recintati e di ambasciate sorvegliate costeggiano la strada dedicata a Mohammed V, che porta fino alle rovine demma Chellah, la magnifica necropoli romana. Recintata da delle imponenti mura racchiude al suo interno un paradiso di fiori e animali, gatti e galline, anguille nelle pozze e grandi cicogne che hanno fatto il nido su ogni supporto adatto, minareto compreso. Continua la lettura di 4.9.2008 > Rabat

1.9.2008 > Essaouira

Essaouira si trova a qualche ora di autobus da Marakesh, paradiso dei surfisti che pullulano nella ventosissima cittadina portoghese. Talmente ventosa da permettermi di indossare il giacchettino che pensavo di aver portato inutilmente fino a qui. Essaouira e conosciuta anche per il festival di musica Gnaua, una melodia tradizionale che si contamina con tutti i generi musicali, cercare su emule per credere. Continua la lettura di 1.9.2008 > Essaouira