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In Spagna mica si suda che c’è sempre un venticello

Sai che sono appena tornato dalla Spagna? Ho rivisto mio figlio, ha sette anni. Sono stato dalla mia ex che ora vive giù. In un bel posto, vicino al mare. Io stavo in una pensioncina perché ho bisogno della mia tranquillità, e poi con i farmaci era meglio così che se no poi mi stresso. In Spagna si vive bene. Meglio che qui. Mangi primo, secondo, vino di quello buono o anche solo il secondo ma con contorni abbondanti, per sette euro. In Italia per meno di quattordici euro mica riesci a mangiare così. Poi probabilmente prendono meno di stipendio, però anche la casa costa meno. La mia ex con trecento euro ha un appartamento, piccolo ma dignitoso, che per loro va bene. Continua la lettura di In Spagna mica si suda che c’è sempre un venticello

Bus numero 3

Il bus numero 3. Che autobus! Pieno di uomini, donne e speranze. Soprattutto alla mattina. Parte dalla cima della collina, fra le villette borghesi con la piscina azzurra. Via Vergiò, Cinque vie, Studio radio, Piazzale di Besso. La gente sale, ancora addormentata. L’aria calda ed umida respirata da mille bocche avvolge. E poi si passa davanti all’ospedale. È qui che nasce la gente di Lugano, è qui che nasce la gente di tutta la valle. Corpi ammassati, braccia e mani che si aggrappano alle maniglie e che si lasciano dondolare seguendo il ritmo del traffico, sul bus numero 3. Che autobus! San Nicolao. Salita dei Frati. Convento. E poi arriva in centro città, carica e scarica varia umanità e riparte. Tutti diversi, ma tutti con il biglietto in mano. Dal deserto bancario verso i quartieri dormitorio della Lugano che fa girare i soldi. Autosilo. Sacro cuore. Scuole. Non perde una fermata il bus numero 3. Sempre puntuale, anche quando c’è traffico. Con il suo snodo centrale. Lunghissimo. Che autobus! E poi Via Zurigo, Piazza Molino Nuovo, Vignola, Cimitero. Ci passiamo tutti da questa fermata. L’ultima. Capolinea. Si scende. Tutti scendano. Il bus numero 3, l’autobus della vita, che dura giusto il tempo di obliterare il biglietto. Dalla nascita alla morte. Che autobus il numero 3! Come dici? L’autobus che passa dall’ospedale è il 4 e non il 3. Salta tutta la metafora? Si, si, lo so che cimitero non è il capolinea. Ma mi faceva gioco. Mica sto facendo la mappa delle fermat.. No! Ma chissenefrega. È poesia questa. Urbana ma pur sempre poesia.

Todo list

Il log della mia lista delle “cose da fare” stilata per alcune settimane nel corso dell’estate. È un sistema incredibilmente efficace, soprattutto quando si devono portare avanti parecchi progetti contemporaneamente. Poi ho smesso di tenerla aggiornata…

– copia peggy per bu****
– importare immagini chiusura atelier r****
– registratore m****
– comperare pantaloncini corti
– abbonamento velopass
– soldi tasse
– dvd kabaret e
– bucato
– salvare su hd corti cabaret centovalli Continua la lettura di Todo list

M&m & internazionale

Giuro che questa volta internazionale me lo sono comperato io all’edicola assieme al biglietto per tornare in svizzera e giuro che sono stato io a far amare internazionale a b. quando ero abbonato gli passavo io i numeri vecchi, questo giusto per rimettere il campanile al centro del villaggio. Poi ho smesso di essere abbonato e b. ha iniziato a comperare lui internazionale, comunque quel giorno all’edicola ho comperato internazionale, prima comperavo focus ma volete mettere. B. è un tipo strano, io mi chiedo sempre quando passo da un autogrill chi è che compera i cd in autogril, ecco b. è uno di quelli. E se ne vanta pure. E ne trova anche di belli tipo quello di lucio dalla che mi sono poi masterizzato è figo davvero. Quando sto per prendere il treno mi lascio andare allo shopping. L’ultima volta ho preso internazionale ma mi capitava anche di prendere focus, soprattutto un tempo. Ma volete mettere. E poi dopo un po su focus gli articoli si ripetono. A volte comperavo anche gli m&m quei cioccolatini colorati con dentro la spagnoletta. Sono un cibo proibito dalla mia etica esteriore quindi li comperavo solo quando facevo viaggi lunghi lontano da casa ed ero dassolo ed ero sicuro di non incontrare nessuno che conoscevo. Mi piacciono molto gli m&m peccato che li faccia una multinazionale che sicuramente nasconde qualcosa di brutto anche se così a occhio non saprei dire. Ogni volta che mangio gli m&m penso che mi piacerebbe scrivere un corto di una signora che fa gli m&m in casa ad uno ad uno e poi con un pennellino li colora e ci aggiunge con un pennellino ancora più fine la scritta m&m sopra. E poi li da al figlio e gli dice “mangiali uno alla volta con tutto il tempo che ci ho messo io a farli” lui però è abituato ad uno stile di vita consumistico e non riconosce il valore delle piccole cose e li mangia a mangiate senza gustarseli ad uno ad uno come mamma vorrebbe.

Un blog per parlare di sé

Articolo uscito in queste settimane sul numero 2 di Anim@, rivista sull’animazione sociale in Ticino

Scrivere in rete
A partire dal dicembre del 2007, abbiamo attivato un blog presso il Centro di Accoglienza Diurno di Ingrado. A scadenza non regolare, circa ogni 6 mesi, raccogliamo una selezione degli articoli pubblicati on-line e ne realizziamo una versione cartacea il “Cad News”, che permette una distribuzione diversa dei contenuti permettendoci di raggiungere un pubblico diverso, per esempio distribuendolo nelle bucalettere dei vicini e agli ospiti in vista al centro. Sicuramente non si tratta di un’attività “di massa”, solo una minoranza di utenti fra le centinaia che frequentano il centro sono rimasti direttamente coinvolte nel progetto. Con questi utenti si è però creato un buon clima di lavoro, una certa continuità e un senso di attaccamento e partecipazione. Anche l’impatto verso l’esterno pare buono. Continua la lettura di Un blog per parlare di sé