Coffe news, blog che si occupa di art, media e desing recensisce il "classeur de pub" – è anche bello poter scoprire che non sono solo i grafici che scrutano, leggono e studiano i manifesti appesi -. Ma passiamo alla recensione di questa bisettimana pubblicata su "Il diavolo" di venerdì.
Padroni arroganti e impazienti
non accettano più una legge uguale per tutti,
la legge se la fabbricano ad personam
con i loro parlamenti di yes-men.
(Giorgio Bocca)
Il PS elvetico abbandona, fra lo strazio delle file dei suoi militanti, lo storico logo con l’apostrofo rosso. Un cambiamento epocale, paragonabile forse all’introduzione della nuova grafica del Giornale del Popolo, che non può non lasciare indifferente il "Classeur de Pub", sempre attento a commentare con un po’ di saccenza le comunicazioni visive. Il nuovo logo "aziendale" (così viene definito nelle brochure di presentazione) e soprattutto il claim "Sì", che lo accompagna, esprime tutta la forza di opposizione dell’attuale sinistra governativa elvetica.
Dimmi dimmi di sì!
Non che non ci siano delle cose a cui assentire, è che forse in questo periodo storico la parole giuste per portare avanti un discorso di antagonismo al pensiero unico imperante, sarebbero quelle che esprimono la contrarietà, quindi: "no", "contro", "anti". È tempo di opporsi alle barbarie neoliberiste e non di accondiscere. Forse i grafici del PS non conoscono gli "yes man", quegli assistenti ruffiani che accettano di buon grado tutto ciò che viene proposto dai loro superiori. Altrimenti la scelta di uno slogan di questo tipo, non può che risultare paradossalmente grottesca. Grazie ad una talpa in casa socialista (ogni riferimento a Bertoli è cattivo gusto che lascio al Gonzo e allo Stono), abbiamo ottenuto la lista di slogan scartati dal consiglio di amministrazione: "niente da obiettare", "fate pure come se non ci fossimo", "non vorremmo disturbare". Oppure si sono fatti intortare da qualche guru del pensiero positivo, della serie "dico sì alla vita", oppure "non essere contro ma sii per…" e via dicendo. Me li vedo già gli scherzi che in governo faranno alla povera Patrizia: la Sadis che le chiede – Neh che sono più carina io? -, Pedrazzini rincara: –Patrizia hai fatto una puzzetta?– Borradori – Patty mi dai un bacio con la lingua? -. E lei costretta a rispondere – Sì – ogni volta. Solo il Lele non partecipa, ma è perché non ha capito il gioco.
Forse si, forse no
Una campagna così ben pensata non poteva che accompagnarsi ad uno spot video. Andate a vederlo online se potete anche perché non lo vedrete probabilmente da nessun’altra parte, visto che non è stato tradotto in italiano ed è stato censurato dalla Kitag, uno dei più grandi gestori di sale cinematografiche elvetiche. Lo spot è una via di mezzo fra quello dell’Amaro Montenegro (avete in mente gli archeologi che trovano un vaso antico e lo riportano al museo guidando ubriachi un aereoplano) e quelli dell’8 per mille alla chiesa cattolica. Si vedono cose tipo un uomo con delle protesi al posto delle gambe che scala una montagna, una coppia che copula, una donna che fa il test di gravidanza, dei naziskin pestati dalla polizia. Il tutto assemblato senza nessuna logica e con una voce off che ricorda che il "sì" è l’inizio di tutto. Tutto cosa? Pensavo fosse il Big Bang. Per favore socialisti: dite anche "no" ogni tanto!
Un poliedro anomalo
Concedetemi un ultimo appunto sul nuovo logo socialista. Con tutto l’impegno e la buona volontà non sono riuscito a capire cosa rappresenta. Un poliedro anomalo, vagamente tridimensionale ma completamente rosso. Una forma cripticissima (scusate il superlativo) non identificabile. Ho passato in rassegna tutti gli oggetti conosciuti senza successo. La cosa più somigliante che mi viene in mente è la sveglia dell’Interdiscount da 4.95 (quella con le lancette fosforescenti). Chi avesse indizi a proposito è pregato di contattare la redazione e già che ci siete, ricordatevi, fra un’emozione Ticino e l’altra, di fotografare le pub che ritenete fastidiose e di mandarle al Diavolo!
LE PUB DEI LETTORI
Si, lo so, quella che si presenta oggi non è una pubblicità. Ma la accogliamo comunque in queste rubrica perche ha un marcato intento comunicativo. E poi, pur di riempire questo dannato riquadro grigio, senza fare troppa fatica, pubblicherei qualsiasi cosa mi spedite! Ringrazio Andrea che già qualche tempo fa ci aveva inviato questo "panneaux" e che fino ad oggi si era perso nei gironi della posta elettronica diavolesca."La vita ci offre sempre spunti di riflessione e non è che bisogna per forza leggere Le Monde o ascoltare France Inter per fare delle pensate geniali. Basta un cartello come questo, immortalato lungo il sentiero della zona protetta tra Camogli e San Fruttuoso. Come non dar torto all’anonimo estensore; chi ha potuto percorrere Rivapiana a Minusio o i vari argini, senza mai dover slalomare tra cacche canine spalmate ovunque? Ma, con l’avvento della Rosa dei Venti e l’arrivo dei ministri di Pinochet, questo messaggio si presta anche ad interpretazioni più metaforiche… " Caro Andrea, ricordati che dai diamanti non nasce niente ma che dal letame nascono i fiori!