La pubblicità è il rumore di un bastone in un secchio di rifiuti. (George Orwell)
Ci sono delle settimane in cui non si trova una singola pubblicità veramente brutta da recensire. Di quelle evidentemente terribili, sicuramente sciocche, esageratamente malfatte. Ci sono delle settimane in cui si viene colpiti da una gragnuola di piccoli messaggi fastidiosi e dissonanti, che creano un senso di nausea, una leggera ubriacatura, di cui a volte non si riesce a trovare ragione. È per questo che in questo numero, il Classeur de Pub, propone la top3 delle pub più brutte della quindicina…
3°: Brico
Questo è un premio di incoraggiamento, per quelli della Brico. L’azienda compie 25 anni e per festeggiare hanno deciso di comperare uno spazio su TicinOnline per il loro banner. In rosso su sfondo giallo propongono di cliccare per “sfogliare il nostro giornalino”. Il “giornalino” è quello che si fa alle scuole medie per raccogliere fondi per la passeggiata scolastica, quello dello sci-club con le foto della gita sociale e i numeri vincenti della lotteria di Natale. Il vostro è un catalogo, un prospetto pubblicitario, un pieghevole, uno stampato, un dépliant, Ma per favore, non un giornalino!
2°: Lipo
Lipo, è l’anti Ikea, che ci ha abituati alle pubblicità dello svizzero con il sigaro, ne ha combinata un’altra delle sue. Il loro nuovo catalogo in distribuzione in questi giorni ha una copertina che scimmiotta una pubblicazione sindacale. Su sfondo rosso un titolo a caratteri cubitali “Lipo sciopera!”. Nella fotografia una finta manifestazione in cui i cartelloni riportano il logo arancione della Lipo e delle rivendicazioni di abbassamento dei prezzi. Il succo del testo riportato in pagina è quello che i leader del mobilificio, grazie ad estenuanti trattative con i produttori, sarebbero riuscita ad abbassare il prezzo dei mobili. Non si capisce se ci sia un fondo di verità in tutto questo. Anche vista la coincidenza di questa campagna con il Primo Maggio, sembra che la Lipo si stia prendendo gioco dei lavoratori, della lotta sindacale e dello sciopero come strumento di lotta. Quali sono le condizioni dei lavoratori che producono e che vendono i mobili Lipo è un tema non trattato, ma sappiamo che abbassare i prezzi significa spesso diminuire le sicurezze contrattuali dei lavoratori, la qualità del prodotto, e le attenzioni ecologiche.
1°: Electrolux
Al terzo posto una pub trovata sull’Illustrazione Ticinese (avete in mente quel giornale che sta in bagno accanto al Diavolo) in cui si iniziano a leggere gli articoli ma li si interrompono a metà perché troppo lunghi rispetto ad un atto defecatorio medio? Da almeno 3 mesi ripropongono la pub dell’Electrolux, in cui su sfondo bianco una signora porta in tavola un gustoso manicaretto cucinato con il nuovo forno. Lo slogan “Il forno combina calore e vapore, i fuochi d’artificio li fa lei”, e poi ancora “È il vostro momento di risplendere”. Certo: cucinare è roba da donne, e solo grazie alle vostre doti culinarie, care donne, potrete sognarvi di risplendere in qualche modo. Il testo di accompagnamento recita “scopra di più sui nostri strumenti per esprimere le vostre idee”. A parte quell’assurdo rivolgersi con la forma di cortesia alle lettrici (che crea distanza e disorientamento), ma da quando in qua le idee si esprimono in cucina con i vetroceramica electrolux? Anni di femminismo gettati nel forno. La fotografia non lascia dubbi: non solo dovete cucinare bene, ma anche essere fighe e bionde. Anche dopo aver spadellato in cucina per un pomeriggio dovrete essere sorridenti e rilassate nel vostro vestitino pink. E dopo cena, dopo aver fatto “fuochi d’artificio nel rigovernare” dovrete anche probabilmente dargliela a quel bellimbusto di vostro marito in camicia azzurra. Anche li fuochi d’artificio, mi raccomando!
Separati nella culla
Nel gennaio 2008 due gemelli inglesi, separati nella culla, si sono sposati, ignorando di essere fratelli. Facciamo sposare incestuosamente anche i “gemelli grafici” separati, loghi e insegne sorprendentemente simili, che hanno tutto un altro senso se riaccorpati.
Avete in mente il lecca lecca che funge da logo di Teleticino? Grazie ad un nostro attento lettore ne abbiamo compreso l’origine profonda. Per i 20 anni dei Simpson la Fox a realizzato un poster con tutti i personaggi apparsi nelle varie puntate. In alto a destra troviamo un clown che sul suo cappello ha il simbolo in questione. Ecco chiarita l’origine del logo che ci permette anche di comprendere la serietà giornalistica della rete.
Segnalaci i gemelli separati nella culla che scovi inviandoli a: redazione@ildiavolo.com