Bomba o non bomba

“Di una locomotiva, come una cosa viva,
lanciata a bomba contro l’ingiustizia.”
Francesco Guccini

Un “chip” nell’orecchio
Creiamo insieme un pianeta più intelligente” è con questa frase che si concludono le numerose pagine di pubblicità che l’IBM ha comperato su giornali e riviste di mezza Europa.  Cosa vuole fare la multinazionale americana per rendere il mondo più intelligente? Distribuire porzioni di pesce? (il fosforo rende più intelligenti), Lobotomizzare Pierre Rusconi? Aprire biblioteche? No, niente di tutto questo: IBM ha in mente un piano di sorveglianza globale. “L’intelligenza” promossa dall’azienda sarebbe forse meglio definita con il termine inglese di “intelligence”, quindi una gigantesca e diffusa raccolta ed organizzazione di informazioni.

Sono fuori dal tunnel
Bining e Roher nell’81 a Zurigo, dopo un abbondante pranzo a base di Rösti e Bratwurst, hanno inventato il microscopio aeffetto tunnel con cui hanno dato inizio alla rivoluzione “nanotecnologica”. La nanotecnologia può creare componenti elettronici così piccoli ed economici da spargere poi ovunque o da inserire in prodotti, oggetti e corpi. Inizieranno ad inserire i chip RFID nei prodotti acquistati e finiranno per inserirli in ogni orifizio umano disponibile. Una sorte di “polvere intelligente” sparsa in ogni dove che monitora il mondo e distribuisce queste informazioni a IBM e elle istituzioni (pubbliche e private) che le acquisteranno. Queste onnipresenti scaglie di forfora elettronica raccoglieranno migliaia di dati da inserire in una rete informatica globale. Un mondo completamente controllato, monitorato e sorvegliato è la base perfetta su cui costruire scenari di potere totalitario basato sul controllo. Uno scenario che renderà le “schedature politiche” un piacevole ricordo da rimpiangere nelle sere d’inverno. Se l’argomento vi stuzzica scaricatevi un’approfondita analisi della situazione, dal sito degli attivisti di piecesetmaindoeuvre.com

Ritorno al futuro
Vi sembrano scenari apocalittici? Vi sbagliate! Le amicizie fra IBM e poteri dittatoriali risalgono almeno agli anni ’30, quando la IBM vendeva in tutto il mondo le macchine Hollerith, dei protocomputer che registravano i loro dati su scomode schede perforate. È grazie a questi dati che Hitler poté identificare con tanta precisione gli ebrei, gli zingari e gli omosessuali presenti sul territorio e gestire lo sterminio con rigore ed efficienza scientifica. Addirittura il numero a cinque cifre tatuato sugli avanbracci dei deportati nei campi di concentramento, era attribuito dalle macchine dell’IBM. Le nanotecnologie permetteranno analisi e raccolte di informazioni estremamente più complesse di quelle fatte allora. Dareste in consegna i vostri album di famiglia e la password del vostro account e-mail al mostro di Dusseldorf? Vi immaginate come potrebbe utilizzare tutte queste informazioni, raccolte grazie alle nanotecnologie, il prossimo dittatore europeo?

C’è chi dice no!
Il 15 aprile di quest’anno Silvia, Costa e Billy sono stati arrestati ad un blocco stradale, e accusati di voler sabotare il centro elvetico di ricerca nanotecnologico dell’IBM attualmente in costruzione vicino a Zurigo. Da allora sono in carcere, sottoposti a condizioni detentive particolarmente dure, continui trasferimenti e forte censura nella loro corrispondenza e limitazioni assurde. Pare che persino l’accesso ai libri sia reso fortemente difficoltoso.

Come molti prima di loro, stanno pagando duramente per un gesto che hanno ritenuto necessario e che non era più possibile rimandare. Sicuramente far saltare tentare di far saltare un edificio non è un gesto carino, ma non lo è nemmeno quello di imporre controllo e sorveglianza globale a tutti i cittadini della terra. Loro hanno scelto di non accettare questa possibilità, e ne stanno pagando le conseguenze, anche più duramente di quanto uno stato “giusto” (passatemi l’ossimoro), sarebbe chiamato a fare. I continui scioperi della fame che i tre portano avanti non servono a migliorare le loro condizioni di detenzione. Ricordiamocene, fra una portata e l’altra del cenone di Natale.

In solidarietà con i tre incarcerati è stato aperto un blog che raccoglie tutte le informazioni e le lettere dal carcere: silviabillycostaliberi.noblogs.org

La pub dei lettori
Parliamo oggi di un “banner” apparso qualche settimana fa su diversi portali on-line della nostra regione. Avete in mente quei siti che visitiamo credendo di trovarci notizie ed invece sono pieni di fuffa che fa da contorno ai deliri di anonimi bloggher alle pub online? Ecco, proprio li lo abbiamo scovato. La nota casa automobilistica “Mazda” ci invita a fare “un click per profitarne” come resistere a questo invitante annuncio? Presto, allora, profitiamone!

Fra una profitata e l’altra aiuta anche tu il Classeur de Pub a portare avanti questa rubrica, invia le tue segnalazioni di pub malfatte, tendenziose e scabrose a: redazione@ildiavolo.com