Lo sport fa male ai denti

Mens sana in corpore sano: d'accordo, ma la salute orale? Gli antichi latini, quando elaborarono questo famoso adagio non avevano certo pensato agli effetti che un'attività sportiva molto spinta poteva avere sulla salute dei denti.

Secondo uno studio recente condotto da Varisara Sirimaharaj e i suoi colleghi dell'Università di Melbourne, in Australia, gli sportivi sembrano correre rischi molto seri di erosione dello smalto dentale. Ma qual è il nesso tra questi due fenomeni? La ricerca, pubblicata sulla rivista Australian Dental Journal, ha messo in evidenza come tra coloro che praticano sport soprattutto a livello agonistico ci sia un alto consumo di cibi e bevande acidi, come succhi di frutta, bevande gassate e pietanze molto piccanti. Stando a quanto affermano i ricercatori australiani, sarebbe proprio il regime alimentare degli sportivi a compromettere l'integrità del loro smalto.

Sirimnaharaj e i suoi colleghi hanno raccolto i dati epidemiologici rispetto a questo fenomeno in Australia e hanno constatato che uno sportivo su quattro riporta danni allo smalto da erosione acida. Questo numero si alza sensibilmente fra coloro che esercitano arti marziali: il 37,4 per cento di chi pratica judo e karate presenta denti danneggiati a livello dello smalto I ricercatori australiani ipotizzano che gli sportivi consumino troppi alimenti acidi senza essere consapevoli dei rischi a cui vanno in contro. "E' necessario avviare programmi preventivi e consulenze dietetiche mirate nei confronti dei giovani che si avvicinano allo sport", commenta Sirimnaharaj, "in modo da controllare e ridurre il consumo degli alimenti acidi". La ricercatrice conclude il suo studio invitando i dentisti a prestare particolare attenzione quando un loro paziente pratica sport, a maggior ragione se a livello agonistico, mettendolo in guardia sugli effetti nocivi quei cibi e bevande dannosi per la salute dei propri denti.
Dal "Giornale dell'dontoiatra" – Quindicinale di informazione professionale per il dentista. Masson Editore.
Dott. Fedelfranco Russo