Il discorso che mi ero preparato per la tavola rotonda di chiusura del progetto Ground Zero che si è tenuta il 6 ottobre all’asilo Ciani a Lugano. Poi in verità abbiamo parlato d’altro.
Una delle rappresentazioni migliori del Ticino contemporaneo secondo me è “Svizzera dall’alto”. Una trasmissione che passano alla RSI la mattina presto, prima del Thai Chi in cui un elicottero sorvola i paesi e vedi boschi, e poi paesi fra i boschi, parcheggi e le strade facenti parte del Ticino contemporaneo. E poi scelgono delle musiche bellissime e tu ascolti, guardi le immagini e pensi a come è bello il Ticino contemporaneo. Abbiamo avuto davvero culo ad abitare nel Ticino contemporaneo, che già nel Ticino di cent’anni fa c’era ancora la fame e nel Ticino di quarant’anni fa le donne non potevano votare, e nel Ticino di trecento anni fa bruciavano ancora le streghe. Oggi abbiamo la lega è vero, ma dall’elicottero non si vede. Si vedono soltanto tantissime bandiere svizzere che sventolano e che a me stanno un po’ sul cazzo.
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