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Cultura a Lugano: L’incubo di Darwin

Doppia pagina del "Classeur de pub" su "Il Diavolo" in edicola da domani… 

Anche se una scimmia si veste di seta, scimmia rimane.” Proverbio spagnolo

La seconda che hai detto
Perché non passare una serata diversa a Lugano? Fra le moltitudine di frizzanti proposte culturali che offre la vivace città sul Ceresio, scelgo un’attività pubblicizzata dai grandi manifesti affissi ovunque. Il titolo della serata è "Darwin, l’eterno anello mancante", sarà forse una conferenza legata alla saga tolkieniana? No: mi sbaglio! Ripongo nell’armadio il costume da Frodo Baggins e continuo a leggere. Si tratta di una "Conferenza Scientifica", una di quelle con la “S” maiuscola, mica di una "conferenza di quaquaraquà", una cosa seria e affidabile insomma. L’impostazione grafica del volantino che richiama quella di un discount di quart’ordine, non lascia dubbi sull’integrità scientifica dell’evento. Alcune domande fondamentali per l’umanità fanno da corollario al manifesto: La cellula si può formare per caso? Boh! Esiste un’intelligenza superiore? Se esiste sicuramente non ha partecipato alla stesura di questo volantino. Il tempo esiste o è una percezione? La seconda che hai detto!

Ospiti a modo e per bene
Dopo José Piñera (ex ministro della dittatura Pinochet invitato a Lugano dall’Associazione dei Liberisti Ticinesi), Pergianni Prosperini (arrestato qualche tempo dopo la visita a Lugano organizzata dall’UDC), ecco una bella conferenza dei movimento creazionista legato agli ambienti del fondamentalismo religioso turco. Lugano città della cultura! Ahh, che aria multiculturale che si respira… Entro trafelato nel palazzo dei congressi, sala principale o sala piccola? Gli antidarwinisti fanno le cose in grande: salone principale. Mi accoglie una hostess che mi offre gli auricolari, la conferenza si tiene in inglese e la sala ospita già almeno un centinaio di persone. Varie le età rappresentate e spicca una cospicua presenza di donne velate, un certo lusso ostentato: cravatte e abiti eleganti si muovono con passo leggero sulla moquette blu.

Prende la parola un tipo vestito come un rappresentate della Cablecom, è Oktar Babuna, si qualifica come chirugo cerebrale. Per me potrebbe essere anche il fratello bello del kebabbaro del chioschetto davanti al parco Ciani. Ci accoglie con un caloroso "Salam Aleikum" e ci spiega che la serata sarà per noi "molto significativa e che avrà un grosso impatto sulla nostra vita". La sua voce è calda e ipnotica ed è un piacere ascoltarlo. Sparsi per la sala come scenografia un buon numero di computer accesi, e l’immancabile Powerpoint proiettato alle spalle del conferenziere. Per una volta, mio malgrado, la pessima acustica della sala non impedisce di sentire l’evento che vi si tiene. Continua la lettura di Cultura a Lugano: L’incubo di Darwin