Archivi categoria: Fotografie

Immagini fisse, scatti sparsi… fotografie insomma!

Due foto

Ho fatto due foto col natel che mi sembravano belle.

In una c’è un po’ di gente che fuma prima di andare a lavorare insieme su un set. E mi sembrava che quelle facce lì, messe lì così, sedute lì così, sulla ringhiera, con quella luce lì così, fossero belle tutte insieme. E ho pensato che a quella gente lì, seduta così a fumare, lì sulla ringhiera, prima di andare a lavorare su un set, con quella luce lì io ci volevo bene. Poi però i colori erano brutti e allora l’ho messa in biancoenero. E mi è venuto il titolo “pendagli da forca” o “teppaglia”. Con affetto però.

foto 1

L’altra invece è stata scatta alla fine di quella stessa giornata. Erano forse l’una o le due di notte e c’era Ste con la faccia stanca, che aveva già la faccia stanca due ore prima, e l’ho visto da lontano che era fisso a guardare questa pubblicità. Ed è rimasto a guardarla per almeno un minuto, che io ho avuto tempo di avvicinarmi da in fondo alla strada e scattare la fotografia e lui è rimasto lì, come imbabolato a guardare le due signore di Calzedonia. Poi è andato in auto e si è addormentato sul sedile dietro. Chissà che cosa ha sognato.


foto 2

La prima volta che ho fotografato un arcobaleno

Mi sono sempre chiesto come mai in almeno metà delle buste di fotografie (vi ricordate quando ancora vi erano le buste di fotografie) ci fosse una foto di un arcobaleno. Che non mi era mai passato per la testa di fotografare un arcobaleno. Di solito sono foto bruttine, grigiastre, con l’arcobaleno piccolo e scolorito.

Ma oggi mentre stavo tornando a casa è uscito un arcobaleno bellissimo che non ho proprio potuto resistere e ho scattato. E ho capito all’improvviso perché la gente fotografa gli arcobaleni. Che magari non fanno nemmeno una foto in tutto l’anno, tranne che per il compleanno dei figli e poi quando c’è un arcobaleno sentono l’impulso irrefrenabile di andare a cercare la macchina, tirarla fuori dalla custodia e fotografare. Un arcobaleno.

Che poi l’arcobaleno passava in mezzo alle case popolari e che questa cosa si prestava a metafore legate alla giustizia sociale.

Che poi le foto dell’arcobaleno non servono a nulla e non le attacchi nemmeno sugli album.

Diario fotografico dal Ticino del Sud

Sono un po’ stufo di scrivere il Classeur de Pub sul Diavolo, è due anni ormai, sono arrivato a 50 (qui sono online tutti gli articoli).

Vediamo quindi di sperimentare altri “format”, iniziamo dal Diario Fotografico. Alcune di queste cose le avete forse già viste su Svasso. Che ne dite? Consigli/proposte…

Clic, clic e ancora clic

Ho finalmente capito come collegare il mio telefonino tramite Bluetooth al computer. È un telefonino da tre megapixel. Nel senso che la risoluzione è di solo 3 pixel ma sono molto grandi. Sono quindi riuscito a scaricare le fotografie che ho fatto negli scorsi mesi. Per vostra grande gioia ve le propongo alcune corredate da alcune riflessioni. Un po’ come quando si va a cena a casa di qualcuno che è appena tornato da un viaggio. Solo che non vi offro nemmeno la cena. Continua la lettura di Diario fotografico dal Ticino del Sud