Il governo fascista comprese subito la popolarità e il potenziale del gioco del calcio, “ma solo dopo la guerra quello sport conobbe il suo massimo successo”, commenta Simon Martin, storico ed autore di Football and Fascism – The national game under Mussolini [ N.d.T.: Calcio e fascismo – Il gioco nazionale sotto Mussolini]. “È scontato che alcune tra le prime squadre nacquero tra 1880-90, ma il gioco esplose soprattutto dopo la prima guerra mondiale. Ed è una delle ragioni per cui i fascisti vollero assumerne il controllo.” Continua la lettura di Calcio e fascismo
Il mio mondo ideale
Lugano, il sindaco Fragolone e la torta di fragole
Stava per arrivare il giorno tanto atteso da tutti, il giorno in cui, ancora una volta, la città di Lugano avrebbe potuto balzare agli onori della cronaca per mostrare alla stampa confederata e al mondo quanto di meglio sapeva offrire: la torta di fragole più grande del mondo. Erano anni che la città riusciva a conservare il record, fin forse dall’inizio degli anni novanta quando era iniziata quella che sarebbe poi stata definita “la politica della distrazione”.
Gli equilibri mondiali si erano fatti più tiepidi dopo la caduta del muro, il problema della droga e della delinquenza giovanile non bastava a riempire le menti e i discorsi della gente comune, fu perquesto che il sindaco di allora intraprese la fortunata strada del governo del disimpegno.
La prima torta da record era lunga appena 200 metri e fu sbafata in appena un quarto d’ora dalle orde di famelici elettori, la seconda, nel maggio del 2004 divenne lunga 300 metri, impiegando 570 kg di fragole fresche, 160 kg di sfoglia, 165 litri di crema pasticcera e 130 litri di gelatina di fragola raggiungendo la vertiginosa lunghezza (per quei tempi) di 300 metri.
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L’importanza di non avere un telefonino
Ormai chiunque ne ha almeno uno. Non è più uno status riservato ai manager e agli affaristi anche i poveri ne sono provvisti, anzi, soprattutto i poveri. Costretti da logiche sociali perverse ad indebitarsi o a rinunciare a beni di certo più utili per poterselo permettere. Nessuno vuole più rinunciarci, anzi nessuno muove nemmeno più critiche verso questo superfluo ed invadente mezzo di comunicazione. Dal socialista moderato all'anarchica del Bonnot, dalla piccola imprenditrice all'autonomo del Molino, dalla casalinga al lavoratore flessibile, tutt* con il proprio cellulare trillante a pochi centimetri dai testicoli (o dalle ovaie a seconda del caso), tutti quanti assieme spensieratamente fiduciosi nel fatto che nessuno studio scientifico provi in modo chiaro, per ora, la nocività delle onde elettromagnetiche. Riteniamoci quindi, primi ed unici responsabili della posa selvaggia di antenne (sopra palazzi popolari, in zone di pregio naturalistico, vicino agli asili) dobbiamo assumerci in pieno le conseguenze dei danni che i telefonini stanno provocando e potranno causare.
> Un manuale di autodifesa per tutti nel far-west dei telefonini
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Repressione al presidio contro Berlusconi a Morcote
Sabato 23 ottobre 2004, assieme a diverse altre persone ho deciso di partecipare alla manifestazione organizzata per contestare l'arrivo a Lugano di Silvio Berlusconi. Numerosi sono i motivi che mi hanno spinto a non voler accogliere questo presidente guerrafondaio, arrivista ed anticostituzionale, mi sono quindi recato, in maniera del tutto pacifica (indossando dei sandali) a Morcote davanti all'hotel che avrebbe ospitato il convegno degli "Azzurri nel mondo".
Una cinquantina di persone stavano esibendo degli striscioni, urlando slogan e distribuendo volantini. La situazione sembrava tranquilla se non fosse stata per la presenza spropositata di polizia cantonale. Dopo pochi minuti, sono giunte due camionette piene di poliziotti in tenuta antisommossa che, fucili alla mano, si sono schierati davanti a noi. Hanno iniziato a spintonarci con gli scudi di plexiglas, nonostante la provocazione nessuno ha reagito. Gli antisommossa hanno continuato a spingere fino a circondarci completamente. A quel momento hanno annunciato che per uscire avremmo dovuto presentare i documenti e farci identificare.
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Programma Molino novembre-dicembre 2006
Il nuovo programma del CSOA il Molino di Lugano, sarà fotocopiato quindi non ho utilizzato sfumature ma solo bianchi e neri.
Verrà distribuito piegato in quattro in modo che l'angolo in basso a destra (con la donnina che manda affanculo) appaia come sorta di copertina.
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