Finché era piccolo non si era accorto di essere un bambino M-budget, gli sembrava di essere normale, come tutti gli altri. È vero, essendo il secondogenito doveva mettere gli abiti smessi di suo fratello più grande, ma non gli era mai pesato più di quel tanto. Era stato svezzato a prodotti M-budget, abitando vicino alla Migros di quartiere per la sua mamma era comodo far la spesa li, gli opuscoli spiegavano che la qualità era la medesima, si risparmiava sulle confezioni, niente di preoccupante: Beveva Mb-latte con Mb-cereali, a ricreazione Mb-mele, poi un Mb-pranzo e per desser un Mb-yogurt, come tutti i bambini svizzeri amava il succo di mele (solo che il suo era Mb), si lavava con Mb-sapone e aveva una Mb-cartella verde e bianca. Quel Mb-gusto gli era diventato così famigliare e abituale che non riusciva a starne senza. L’unica cosa che un po’ lo rattristava era quello di non mangiare mai la cioccolata con le nocciole intere di cui era golosissimo, doveva accontentarsi della Mb-cioccolata con frammenti di nocciola. La mamma gli ricordava di pensare ai bambini che morivano di fame, lui in fondo era fortunato ad avere la Mb-cioccolata, e quindi cercava di non pensarci troppo.
Anche alle scuole elementari non aveva trovato grandi differenze fra lui e i suoi compagni, fu alle media che per la prima volta si accorse che qualcosa lo separava dagli altri. Un giorno arrivarono degli esperti e fecero un test, poi con noncuranza, senza farlo pesare troppo agli allievi, divisero la classe in livelli A (i migliori) e in livelli B (i budget). Lui naturalmente faceva parte del secondo gruppo, ma la maestra lo rassicurò: in qualsiasi momento, appena fosse stato pronto, avrebbe potuto passare al livello A. Nonostante le rassicurazioni della maestra rimase un ragazzino budget, questo non gli precludeva certo il liceo, ma preferì comunque cercarsi un apprendistato. Fece il suo apprendistato alla Migros, spinse carrelli, accatastò pelati e dispose in maniera accattivante banane. Riceveva un Mb-stipendio che gli permetteva di permettersi dei Mb-divertimenti come per esempio il M-budget party: costava solo 9’90 Mb-bibite incluse. In uno di questi party un amico gli propose una pastiglia Mb-ecstasy, costava poco ma lo sballo era parecchio. All’inizio era un po’ diffidente, ma decise di accettare, ballò tutta la notte al ritmo della Mb-musica. Fra le luci verde e arancio che rallegravano la sala conobbe una ragazza. Non era bellissima, ma abituato dall’ideale Budget di non badare all’involucro ma al contenuto se ne innamorò. Qualche giorno dopo si rincontrarono proprio sotto una di quelle affissioni pubblicitarie in cui la Migros faceva capire che, nonostante fossero pochi, era interessata ai nostri soldi.
Dopo un giro per la città i due giovani si appartarono nella stanza che la ragazza condivideva con un amica, fortunatamente la coinquilina non c’era. La pelle di lei era morbida come quella di una pesca sciroppata. Le Mb-candele diffondevano nella stanza una luce romantica, e la scintilla della passione scoccò. Lui le strappò di dosso gli mb-abiti, lei lo invitò a non sgualcirli. Lui era inebriato dal mb-profumo che emanava la pelle di lei, lei si perdeva nal gusto di mb-cicche alla menta dei suoi baci. Lei al momento giusto sussurro una parola all'orecchio di lui, lui, conscio dell'importanza di un'adeguata protezione, fece scivolare una mano nella tasca dei suoi jeans appallottolati di fianco al divano. Afferrò un Mb-preservativo, e con un po' di difficoltà lo indossò. Pensò che il suo pisello faceva una strana impressione con quelle scritte verdi e bianchi come tatuate sopra, lo facevano sembrare un Mb-wienerli, ma non ci fecero caso, e l'Mb-coito proseguì.
Lui dopo poco raggiunse un Mb-orgasmo, lei non se ne preoccupò. Sentiva di amare quell'uomo, e di amarlo intensamente con la medesima intensità con cui l'mb-dentrifricio staccava il tartaro dai suoi denti. Si preoccupò un po' di non riuscire a trovare una similitudine migliore per rappresentare il suo sentimento ma, stanca per la lunga giornata piena di Mb-emozioni, si addormentò. Sognò un mondo in cui i prodotti costavano sempre meno e in cui tutti potevano permettersi di uscire dai negozi con sacchetti della spesa pieni zeppi di ogni ben di Dio. Un mondo in cui si risparmiava spendendo e in cui era facilissimo raccogliere punti e vincere premi. Un mondo di prodotti sempre freschi e genuini. Anche lui dopo poco, pago d'amore, si addormentò. Sognò Betty Bossy in un succinto vestitino amaranto che lo invitava nella sua cucina e assieme preparavano dei succulenti manicaretti da confezionare sottovuoto ed inviare nei moltisimi punti vendita sparsi in tutto il paese.
Pubblicato su Liberazione, foglio di agitazione del GA Bonnot
ciao maria,
mi manca un pezzo del tuo ragionamento…
ciao
la pelle del mio orsacchiotto è morbida come…