Polizie di primavera

Da Il Diavolo, quindicinale satirico, da oggi in edicola!


Non sono contro la polizia; ne ho solo paura. (Alfred Hitchcock)

Puntuale come le graminacee torna la scuola di polizia
C’è crisi, c’è grossa crisi, qualcosa bisogna pur inventarsi per tirare a fine mese, in queste condizioni c’è chi è disposto a tutto. Anche iscriversi alla Scuola di polizia. È su questi disperati che specula la campagna per l’assunzione di nuovi aspiranti agenti.

Il manifesto è di una semplicità disarmante, i pochi concetti presenti sono scritti in stampatello maiuscolo, per favorire i possibili agenti che non se la cavano bene con il minuscolo e con le parole difficili. Bianco e rosso (che richiama la bandiera svizzera e lo stemma luganese) i colori dominanti. Sullo sfondo titoli di giornale dove per due volte compare la parola "droga", giusto per ricordare le priorità criminali di questo periodo storico. Un brivido mi sale lungo la spina dorsale, come definire con altre parole se non "delirio di onnipotenza" chi sceglie uno slogan come "il tuo futuro inizia con noi". Grazie tante, ma per tanto così preferisco darmi al Punk, "no future" è meglio del futuro che immaginate voi!
Agenti aspiranti
Avviso ai genitori: quello della polizia è un brutto mondo, se vostro figlio manifesta intenzioni di intraprendere questa carriera occorre correre ai ripari. Intavolante un discorso franco con lui, ricordategli che in quegli ambienti gira gente strana. Basta scorrere le cronache dei quotidiani per accorgersene: favoreggiatori alla prostituzione, razzisti, picchiatori, ladri di oggetti e denari, censori, spacciatori e consumatori di cocaina (ecco il famoso agente aspirante), usurpatori di parcheggi per disabili, molestatori sessuali e l’elenco potrebbe continuare. Se volete le fonti di queste notizie date un’occhiata al dossier "Abusi di polizia in Ticino" pubblicato su ch.indymedia.org che raccoglie le le azioni legali (cresciute in giudicato e non) con cui la polizia si è dovuta confrontare e di cui si è parlato sui media locali.

Giusto per tirare alla fine di questo articolo, andiamo a scorrere i requisiti necessari all’iscrizione alla scuola. È più facile che arruolarsi nella legione straniera, "Il titolo ti interessa? Allora sei già quasi della nostra squadra", e con un incipit così, non avrebbe potuto essere altrimenti. La soglia d’accesso è molto bassa, in pratica basta essere giovani e svizzeri, aver occupato il tempo per almeno tre anni dopo le scuole medie, non essere troppo bassi, non farsi le canne, parlare accettabilmente l’italiano e non avere tatuata una svastica sul braccio. Rispondete a tutti questi requisiti? Troppo tardi, le iscrizioni chiudevano il 27 marzo!

Anche tu come Marco!
Il vostro “classeur” aspetta le vostre delazioni. Non solo affissioni ma anche banner su internet, reclame sui giornali, iniziative di marketing e tutto quanto riguarda la pubblicità malriuscita, grottesca ed evitabile aspetta di venir segnalato ai nostri indirizzi!

Il posto della posta
Ci scrive Marco, segnalando le ambigue affissioni relative al nuovo servizio pacchi de La Posta che, nonostante le mefistofeliche parodie che si possono trovare sul sito del Diavolo, continua ad affiggere provocando turbamenti ai maschi ticinesi in età fertile. Si chiede il nostro ammiccante lettore: “quali pacchi? Voi direte che sono solo io che ho capito il doppio senso, ma in questo caso, il doppio senso c’è tutto. Beh, almeno adesso sapete che avete il vostro pacco in ottime mani, e… sapete sempre dove trovarlo!” È proprio vero, da quando la posta ha iniziato a vendere carabattole nei suoi uffici le cose sono cambiate: da “servizio” a “servizietto”?

  
 
Già, l’immagine è un fotomontaggio…