Lancio del film Sinestesia per "Il Diavolo", quindicinale satirico
Non solo “Affari di Famiglia”
Esce “Sinestesia” del giovane regista Erik Bernasconi
Per quei pochi lettori del Diavolo che non sono soliti abusare di sostanze allucinogene, può essere utile spiegare che la sinestesia è un fenomeno sensoriale per cui si associano, contaminandoli, due sensi. Vedere un suono o sentire il profumo di un colore sono fenomeni sinestetici. Ma perché questo sfoggio nozionistico gratuito? Perché “Sinestesia” è anche il titolo del primo film del giovane regista ticinese Erik Bernasconi che uscirà nelle sale a partire dal prossimo 26 marzo. Sapete bene quanto sia difficile fare un film, farlo in Ticino, farlo da giovani e farlo se non si hanno agganci politici. Lui c’è riuscito, e lo ha fatto davvero bene, ed è pure abbonato al Diavolo.
Nel film i quattro protagonisti: Alessio Boni (quello de La Meglio Gioventù), Giorgia Wurth (una che scrive anche libri), Melanie Winiger (anche le ex miss-svizzera possono fare qualcosa bene) e Lenoardo Nigro (il mio preferito), si confrontano su vicende e temi fondamentali. Dalla disabilità di Alan, tema trattato con garbo, ironia e senza retorica, ai rapporti affettivi ed amorosi non sempre lineari ma intensi ed assolutamente credibili. Quasi tutto il film è girato in Ticino, potrete quindi sfidare gli amici a riconoscere le location e a trovare fra le comparse i vostri ex compagni di scuola. Nel prossimo numero il Diavolo intervisterà il regista, non serve quindi raccontarvi nel dettaglio la trama, anche perché se volete saperne di più, vi invitiamo ad andare a vederlo in sala (uscirà in alcuni cinemi del cantone a partire dal 24 marzo) oppure a visitare il nuovo sito del film.
Il film è diviso in capitoli, ognuno dei quali allude ad un genere cinematografico specifico e la colonna sonora è di Zeno Gabaglio e Christian Gilardi. Ci tenevo solo ancora a citare la bellissima scena in cui Alan e Igor cantano a squarciagola in automobile “Mi ami” dei CCCP, in barba alle derive ratzingheriane di Giovanni Lindo Ferretti e a ricordare che il film si è beccato tre nomination al Quartz 2010, il premio del Cinema Svizzero. Una specie di Oscar rossocrociato, voluto da Berna per rendere più glamour il cinema rossocrociato, mica noccioline!