La prima volta che ho mangiato il guacamole me la ricordo bene, potrei dire anche l’anno andando a cercare, che era l’anno prima di fare la SUPSI e dovevo fare uno stage in un posto in cui c’erano delle stagiste più grandi di me, molto belle, che avranno avuto non so ventidue o ventitre anni.
Il giorno in cui terminavano lo stage avevano organizzato una piccola festa e avevano portato il guacamole. E giù tutti a parlare di guacamole, io lo faccio così, tu cosa ci metti, il pomodoro, il succo di lime, eccetera. E poi si intestardivano: no, ma il VERO guacamole si fa così o cosà… Tutti esperti di guacamole.
Io non avevo mai sentito parlare del guacamole e mi sono sentito proprio strano ad essere l’unico in quella stanza a non aver mai assaggiato il guacamole e a non avere niente da dire sul tema. E c’era anche la Jessica che mi piaceva di brutto che sembrava molto a suo agio con il guacamole e allora ho fatto l’indifferente. L’ho provato e non è che mi sia piaciuto tantissimo.
Noi gli avocadi a casa li mangiavamo solo di rado, tipo a natale, con il cocktail di gamberi. Non mi sono mai piaciuti tanto.
Poi ho provato a farlo anche io il guacamole e ogni tanto, quando gli avocadi sono troppo maturi, tipo questa sera, lo faccio ancora, ma mi rimane sempre l’idea che sia una cosa un po’ snob.
Mi sembra molto più proletario mangiare l’avocado come fa Ste che ci toglie il seme e riempie il buco di maiones e poi lo mangia con il cucchiaino.
Cmq il vero segreto del guacamole è la polverina pronta che gli da quel buon gusto di guacamole standard. Tutti gli altri restano solo degli avocadi schiacciati.
E poi certi dicono LA guacamole. Secondo me è maschile perché fatto con l’avocado. IL guacamole. E vedendo come reagisce stizzito il correttore automatico di Textedit forse, il plurale di avocado, resta avocado e non avocadi.
Un ultimo appunto sull’avocado: prima che avessimo un gatto, nel salotto di casa avevamo una pianta di avocado grandissima, con delle belle foglie verdi e lucide che a Natale ci mettevamo su addirittura le bocce. Ma poi è arrivato il gatto che arrampicandosi sulla pianta ha staccato tutte le foglie.
ah si poi è morto anche il gatto: http://om.noblogs.org/post/2011/04/12/1910/
Poi è morto anche il gatto.
E la mamma prima aveva detto che dopo di questo non ne predavamo più.
Divertente leggere un testo e sentire nella testa la voce du chi lo ha scritto!!:-))