“Tempo fa, sulla Terra il petrolio trasformò una banda di delinquenti in signori del mondo, un secolo fa la propulsione a curvatura ha trasformato un gruppo di Romulani in un Impero. (…) Non è questo che mi preoccupa”
Promuovere il riscaldamento a petrolio in tempi di crisi ambientale è immorale. Dire le bugie per guadagnare di più, probabilmente anche. Ambedue le condotte, sono portate avanti senza un filo di vergogna quelli di "L’Union Pétrolière (UP)", lobby dei petrolieri svizzeri con una campagna a tappeto sui quotidiani ticinesi. Le fascette bianche, che richiamano l’idea di pulizia e chiarezza riportano delle domande e rispettive risposte sul tema del riscaldamento a nafta. L’inserzione apparsa su La Regione del 29 maggio si chiede "È vero che presto resteremo senza olio combustibile?" pronta giunge l’untuosa (e scontata) risposta "No, non è vero". Il tranquillizzante testo accompagnatorio rassicura dicendo che per i prossimi decenni, anche considerando la crescita di fabbisogno, ci sarà petrolio da bruciare per tutti e in abbondanza. Lasciano poi un numero gratuito, che non dovrebbe mancare nell’agenda di chi si diletta con gli scherzi telefonici, per farsi consigliare su come riscaldare casa con l’oro nero. C’è anche un sito internet, peccato che non sia tradotto in italiano.