E' grande, grosso e rosso. Quando entro in bagno si muove rapidissimo, poi si ferma e mi fissa. E' lo scarafaggio piu' grande che io abbia mai visto e trova casa nel bagno della stanza che un signore al porto ci ha convinto ad accettare. Io lo guardo, lui mi guarda, e' evidente che questa e' casa sua, siamo noi gli ospiti.
La cucaracha (Blattella germanica) resistera' forse alle radiazioni nucleari ma non certo al peso delle 514 pagine della Lonleyplanet Turchia edizione 2007.
Tempo fa ho parlato con un entomologo, che oggi si ricicla come consulente per le ditte di disinfestazione, la sua piu' grande difficolta e' quella di spiegare che la maggior parte degli insetti che solitamente disinfestiamo sono innoqui e che non sono sinonimo di sporcizia.
Siamo a meno di un'ora dalle coste turche, con un traghetto nei prossimi giorni sbarcheremo a Marmarus che deve essere qualcosa di simile alla Rimini turca. Leggiamo con interesse sui giornali online l'esito delle votazioni di domenica che, secondo il Dipartimento degli Affari Esteri elvetico potrebbero rendere insicuro il soggiorno nel paese. Ma pare che non sia successo nulla di particolarmente destabilizzante, confermato Erdogan, quindi la Turchia dovrebbe procedere tranquilla nel suo processo di Europeizzazione.
Ci stiamo preparando ad entrare nel paese leggendo:
Le streghe di Smirne (di Mara Meimaridi) e La bastarda di Istambul (di Elif Shafak), ambedue molto belli ed avvincenti, soprattutto letti qui in una zona in cui si respira gia' aria orientale.
I greci non sembrano molto contenti di apprendere che noi abbiamo intenzione di valicare il confine, ci dicono che in Turchia fa troppo caldo e che i turchi sono molto scortesi con i turisti. Qui a Rodhes invece con i turisti sono fin troppo gentili e ne accolgono a bizzeffe, cerchiamo tranquillita' nelle spiagge poco frequentate. La nostra camera e' nel quartiere ebraico, a pochi decine di metri invece c'e il quartiere turco con il minareto che svetta sulla citta'.