Oggi ho fatto il mio primo bagno nel lago
che l’hanno scorso già il 10 aprile l’avevo fatto nel fiume
che me lo ricordo perché era il mio compleanno
una volta ha nevicato il 10 aprile
erano gli anni ’90.
Quest’anno non avevo tempo di fare il bagno
e poi forse faceva più freddo
ma non ha nevicato.
Che quando vado al lago raccolgo le piastrelle levigate
che sono più belle dei sassi.
Ma che è come preferire la moquette all’erba
e che poi non le porto neanche a casa
che cosa me ne faccio
le lascio li.
Però penso che quelli che inventano i disegni delle piastrelle la sanno lunga.
Che poi qui al lago c’è una ragazza triste
che non fa nemmeno il bagno
sembra la sirenetta di Stoccolma, no di Copenaghen
quella è la sindrome.
E ascolta l’ipod nano.
E non si spoglia nemmeno.
Nemmeno i piedi nell’acqua.
Che se vai al lago a quest’ora e non fai nemmeno il bagno è perché sei triste
se no saresti altrove.
Tipo al minigolf di Caslano.
O al Milk.
O a vedere la partita.
Io il bagno l’ho fatto
ho bagnato anche i capelli
che non so mai se bagnarli o no
che poi profumano di lontra.
Ma tanto questa sera non esco perché devo scontornare foto di morti con Photoshop.