Sorelle d’Italia: La carica delle centouno

I due videomaker poco prima dell'arresto

Articolo pubblicato sul Diavolo oggi in edicola, nella versione cartacea è apparsa una versione con alcune domande in meno.

Un documentario prodotto all’ombra del Ceneri inventaria gli sguardi rivolti dalle donne italiane verso al Cavaliere.

Interrompiamo Lorenzo Buccella mentre stra trattando i diritti di diffusione del suo ultimo documentario in tutta l’area asiatica. Parla un coreano fluentissimo, ci chiede di attendere qualche istante nella grande veranda attorniata da palme rivolta verso un azzurrissimo spicchio di mare tropicale. Una giovane donna ci offre delle tartine e dello champagne. È evidente che nonostante il successo che sta avendo “Sorelle d’Italia”, non si è montato la testa.

Ciao Lorenzo, prima di iniziare, per chi ancora non ti conosce presentati in meno di duecento battute.
Qualcuno ha detto “meno contano e più scoreggiano”. Sono convinto che quando morirò, al posto di rivedere la mia esistenza in un batter d’occhio come vuole il cliché o Clint Eastwood, avrò solo una strana sensazione olfattiva.

Secondo Guy de Maupassant, agli uomini piacciono soprattutto due cose: annusare i propri peti e leggere i propri scritti, comunque 230 battute, non male. Peccato che hai dimenticato tutti i dati importanti (ma rimediamo con il box grigio a lato), ma andiamo avanti. Si parla parecchio del tuo ultimo lavoro “Sorelle d’Italia”, di che tratta?
Un viaggio nella mente, nel cuore, nel pancreas e nella cistifellea delle donne d’Italia, per sondare quanto contagio abbia portato (per via benigna o maligna) il virus-Berlusconi. Continua la lettura di Sorelle d’Italia: La carica delle centouno

Il ventennio leghista

Il manifesto per il ventennio leghista

Cosa è il leghismo se non
la storia di un movimento che non legge?

(Umberto Eco)

Nano nano, la tua mano
Nelle scorse settimane, fra un’allarme bomba e un corso farlocco per spostare capitali nei paradisi fiscali, sono apparsi per le strade del cantone i manifesti che ricordano al Ticino il ventennio della Lega. “Dal 1991 i Ticinesi votano Lega! Grazie”. Come è nata l’idea? Ringraziamo Rodolfo Pulino alias Dexter che, in nome dei vecchi tempi, ci ha fatto avere la trascrizione delle parole pronunciate in occasione della riunione creativa per la realizzazione del manifesto.

Via Monte Boglia, 6 gennaio 2011
Giuliano Bignasca, biascica allacciandosi la cinta dei pantaloni: – Occhei ragazze, potete andare, qui dobbiamo lavorare. – Si ricompone alla bene e meglio e riassume il suo ruolo di presidente a vita – Come cacchio lo facciamo questo benedetto manifesto?– Boris, seduto accanto alla scrivania del padre appoggia i Playmobil ed abbozza – Ho visto su youtube un tutorial su Photoshop, ci penso io! – Giuliano compiaciuto dell’intrapredenza del figlioletto estrae dalla scrivania la scatola con la fattoria playmobil e la passa a Boris come gesto di riconoscenza pieno di amore paterno: – Bravo Boris, pero’ deve essere semplice, che non tutti i nostri elettori sanno leggere, pochi concetti ma scritti in grande, ma racumandi! –   Continua la lettura di Il ventennio leghista

Il blog