Un bambino di Einsiedlen

Un bambino di Einsiedlen ha liberato un palloncino gonfiato di elio con appesa una cartolina con il suo indirizzo. Il palloncino è arrivato al mare e uno squalo lo ha mangiato. Un pescatore delle Hawaii ha pescato lo squalo e ha trovato nel suo stomaco la cartolina del bambino di Einsidlen. Ma l’incredibile sta nella risposta del pescatore, che ha inserito la sua lettera in uno squalo vivo e lo ha liberato in mare. Lo squalo ha espulso la lettera proprio mentre passava di li un palloncino sul cui cordone si è incastrata la cartolina del pescatore. Il pallocino si è poi diretto verso le alpi atterrando, per una serie fortuita di correnti, nel canton Svitto, proprio nel giardino del bambino.

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Articolo pubblicato sull’ultimo numero del quindicinale satirico “Il Diavolo”

Sono un pubblicitario: ebbene si. Io sono quello che vi vende tutta quella merda. Quello che vi fa sognare cose che non avrete mai. Nessuno desidera la vostra felicità, perché la gente felice non consuma” Frédéric Beigbeder

Parlarsi addosso!
La cifra d’affari annuale dell’industria pubblicitaria elvetica si aggira attorno ai 7 miliardi di franchi. Con questa cifra si potrebbe regalare 311 abbonamenti al Diavolo ad ogni abitante del cantone. Oppure si potrebbero comperare 300 mila dosi di LSD (forse anche di più visto il ribasso di prezzo dato dall’acquisto in grande quantità), oppure regalare a sette persone un miliardo di franchi. Con questa sbalorditiva quantità di denaro si potrebbe assegnare a 14 manager dell’UBS un bonus da 500 milioni. Ecco, direi che avete capito l’entità della cifra e che non servono ulteriori esempi. Continua la lettura di Pubblicità per la pubblicità

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