Gioventù e sport prepara carne da cannone

È da un po’ che tralascio l’aggiornamento della categoria "No -sport" di questo blog anche se l’attualità continua ad offrire spunti molto interessanti.

Dalla mailinglist del SISA mi è arrivata l’informazione della disponibilità in rete di un opuscolo risalente al 1970 (in francese) del circolo marxista Spartacus et la Taupe in cui si riflette su come lo sport possa servire a "intruppare" i giovani, a prepararli al meglio per la carriera militare, ma anche per il controllo sociale delle pulsioni dei giovani, per il mantenimento il salute della "forza lavoro". 

Questo opuscolo è stato diffuso per contrastare la "Legge federale sulla promozione della ginnastica e dello sport" che nel 1972 ha partorito il programma "Gioventù e sport" ancora oggi tanto promosso nelle scuole e fra i più giovani e che a tutti gli effetti ha sostituito "l’istruzione militare preparatoria volontaria", che sosteneva le diverse organizzazione private che offrivano attività ginniche o di preparazione all’impiego di armi. 

Nei prossimi mesi 20 milioni di franchi verranno aggiunti ai 60 con cui già la confederazione sussidia società sportive, federazioni e cantoni per attivita di questo tipo che, a tutti gli effetti, stanno preparando le prossime generazioni di militari. Tutto questo proprio nel periodo in cui è apparsa la notizia che l’esercito vuole ridurre la percentuale di giovani svizzeri inabili al servizio militare (che oggi raggiunge il 40%).

Una copia dell’opuscolo la trovi anche quiembrigadement1.pdf

 

Istruzione militare preparatoria

di: Max Edwin Furrer da "Dizionario storico della svizzera" online qui 

Rifacendosi alle concezioni idealistiche dell’Illuminismo, il primo progetto di riforma dell’esercito presentato nel 1868 propose l’introduzione di un corso preparatorio di ginnastica militare che avrebbe contribuito a sviluppare il fisico dei ragazzi fra la scuola elementare e la scuola reclute. L’Organizzazione militare del 1874 rese tuttavia obbligatoria unicamente la ginnastica praticata in età scolastica, finanziata dal Dip. militare fed. Nonostante le disposizioni fed., i cant. restarono per lo più inattivi. Nel 1875 la commissione fed. di ginnastica propose di abbinare all’esame pedagogico delle reclute una valutazione sull’efficienza fisica delle stesse (Ginnastica ). Introdotto nel 1904, l’esame di ginnastica in occasione del Reclutamento testava i futuri militi nel salto in lungo da fermo, nel sollevamento pesi e nella corsa sugli 80 m. L’ordinanza del 1909 sull’istruzione militare preparatoria volontaria, ampiamente sviluppata nel 1928 con l’ordinanza sull’istruzione preparatoria, sosteneva le diverse org. private che, in parte in concorrenza fra loro, offrivano attività più prettamente ginniche (Soc. fed. di ginnastica) o esercizi che prevedevano l’impiego di armi (Soc. sviz. degli ufficiali).

Nel 1937 il Dip. militare fed. presentò un progetto di formazione centralizzata in preparazione alla scuola reclute, che avrebbe dovuto permettere a tutti coloro che erano ritenuti abili al servizio militare in età compresa fra i 16 e i 19 anni di seguire tre tipi di corsi: ginnastica, tiro e istruzione militare. Nel 1940 la proposta venne respinta a larga maggioranza dal popolo e dai cant. Avvalendosi dei pieni poteri, nel 1941 il Consiglio fed. emanò una nuova ordinanza sull’istruzione premilitare, assumendo le competenze legate alla formazione dei monitori. Curati dal neoistituito ufficio centrale per l’istruzione preparatoria, la ginnastica, lo sport e il tiro, i corsi di formazione presero avvio l’anno seguente a Macolin (dal 1944 nell’ambito dell’appena fondata Scuola fed. di sport). Fino al 1971 più di 50’000 persone avevano seguito corsi per monitori. L’istruzione preliminare volontaria prevedeva esercizi, periodi trascorsi in campi di formazione, corsi con attività sportive e tecniche, e test di rendimento annuali.

Con l’introduzione della legge fed. che promuove la ginnastica e lo sport nel 1972, l’istruzione preparatoria venne sostituita da Gioventù+Sport (G+S), istituzione priva di vincoli unicamente militari e sostenuta dalla Conf. e dai cant. Sotto la direzione generale della Scuola univ. fed. dello sport di Macolin, G+S si propone di dare la possibilità a giovani di entrambi i sessi fra il decimo e il ventesimo anno di età compiuto di praticare in maniera consona alla loro età numerose attività sportive, che possono contribuire a organizzare. Una variegata offerta di corsi di formazione e di perfezionamento conferisce ai monitori una solida conoscenza della materia e permette loro di dare seguito all’obbligo di aggiornamento. Nel 2004 ca. 105’500 monitori G+S erano in possesso di un riconoscimento ufficiale in almeno una delle 75 discipline sportive. Nello stesso anno 377’200 ragazzi e 212’800 ragazze hanno preso parte ai 47’700 corsi e campi organizzati, con una chiara propensione per il calcio (162’400 partecipanti), gli sport invernali (137’400) e i campi di vacanza/trekking (84’200).

Bibliografia
-L. Burgener, Starke Jugend, Freies Volk, 1960
-M. Giuliani, "Starke Jugend – Freies Volk", 2001

Un commento su “Gioventù e sport prepara carne da cannone”

  1. Novità! Riabilitare i Campi estivi di salubrità fisica della gioventù
    del Littorio Fascista: la proposta per i ragazzi dai 18 ai 25 anni –
    L’Unione degli Studenti italiani denuncia la gravissima degenerazione
    politica della vicina penisola: il governo italiano vara ricette che
    lasciano uno strano senso di “déjà vu”!

    “Trovare l’occasione per cui tutti i giovani che lo desiderino possano,
    tra i 18 e i 25 anni, passare un mese e mezzo, magari delle loro
    vacanze, facendo vita militare, addestrandosi militarmente ma
    soprattutto moralmente, per l’amore della Patria, per il rispetto della
    gerarchia, per tutti quei sentimenti che vengono dalle Forze armate”.

    No, sbagliato! Non si tratta della trascrizione di un vecchio discorso
    del “Duce”. Sono le parole di Ignazio La Russa, tesserato ad Alleanza
    Nazionale (già conosciuta in passato come Partito Nazionale Fascista),
    e ora Ministro della Difesa della Repubblica Italiana (quella
    democratica odierna, non quella “sociale” di Salò!), il quale lancia
    l’idea di una rivitalizzazione delle caserme attraverso l’introduzione
    di stage estivi diretti all’avvicinamento dei giovani alla naja. Visto
    che la leva obbligatoria in Italia non c’è più, il Ministro La Russa,
    evidentemente nostalgico dei campi estivi di salubrità fisica della
    gioventù del Littorio Fascista, ha dichiarato che bisogna correre ai
    ripari rispetto all’allontanamento dei giovani dalla vita e dalla
    carriera militare. Incalzando peraltro rispetto ad un incremento
    possibile nella prossima Finanziaria per quanto riguarda le spese
    militari (dallo 0,9 all’1,25 del PIL).

    Il re è nudo da un pezzo, il fascismo sta tornando sotto spoglie
    democratiche: si va verso il culto dell’amor di Patria attraverso una
    rinnovata cultura militarista, fatta di disciplina ferrea e di rispetto
    verso la gerarchia. D’altronde che cos’è il ’68, per la destra
    italiana, se non un momento storico in cui si è messo in discussione
    l’indiscutibile principio di autorità, di cui ancora risentiamo gli
    effetti tra i ragazzi?

    A questa logica di impronta mussoliniana, i compagni italiani
    dell’Unione degli Studenti (UdS) hanno risposto invitando a tutti i
    ragazzi e le ragazze tra i 15 ed i 25 anni a passare le loro vacanze
    estive in altro modo, più formativo, meno triste, in cui emanciparsi
    individualmente e collettivamente a qualsivoglia autorità morale e
    politica, e cioè iscrivendosi ai Campi di lavoro sui terreni confiscati
    alle mafie promossi o partecipando al Campeggio Studentesco Nazionale
    di luglio dell’UdS allo slogan: “Meglio una tenda da campeggio che una
    grigia camerata!”.

    Il Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA),
    solidarizzando con l’UdS, invita invece i compagni svizzeri a scegliere
    la gita del SISA a Barbiana ad inizio agosto 2008 (info@sisa-info.ch)
    oppure a partecipare alla Brigata giovanile di lavoro volontario a
    Cuba, in solidarietà con il popolo dell’Isola caraibica che invade il
    mondo …con eserciti di medici e di insegnanti (http://vamosacuba.ch).

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