CortoMolino: un finesettimana dedicato al video

A metà febbraio (dal 15 al 17), avrà luogo al CSOA il Molino di Lugano un finesettimana dedicato alle autoproduzioni video. Un programma sfaccettato che coinvolgerà diverse associazioni legate al video e al mediattivismo: tikinò, mookamovie e indymedia.

Il venerdì sera sarà dedicato alla visione di cortometraggi (vai alla scheda), dapprima con un momento di schermo libero in cui ognuno potrà presentare propri lavori (durata massima: 8 minuti, formato consigliato DVD). Poi si passerà ad una selezione di corti realizzati da tikinò nel 2007, per concludere con tre cortometraggi prodotti dai compagni di mookamovie di Como.

> C’è ki fa i film e kinò
A partire da sabato mattina, grazie all’impegno di Jilt, verrà proposto un laboratorio di editing video. Il software che vorremmo utilizzare è Cinelerra, libero e aperto, che permette di maneggiare immagini in movimento in maniera molto precisa e creativa. Nel corso del finesettimana realizzeremo collettivamente un cortometraggio legato al tema della videosorveglianza curandone le varie fasi: ideazione, realizzazione, montaggio e pubblicazione on-line. 

Info pratiche
Se disponi di un computer portatile e di una videocamera non esitare a contattarci.Il corso è gratuito, sarà prevista una sottoscrizione libera per le spese vive.Sono gradite le pre-iscrizioni (indicando se si dispone di materiale tecnico e/o se si necessita ospitalità a molino@inventati.org)

Il corto sarà proiettato al CineMolino il 21 febbraio (alle 20’30) prima della proiezione di Misterius Skin e sarà reso disponibile online, anche su questo blog!

Inserisco qui il link ad alcuni dei corti selezionati per il programma del tikinò
Occupato – Superfred e il suo mitico uccello – Hotels – Appuntamento al buio – Pro-in – Pro-in (making off) – Fosnova – Pub – America – Eroi – Gesto d’amore – L’ombra – In bocca al pupo 

 

 

Piccola raccolta di links con tutorials, guide e approfondimenti sul workshop sull’editing di video tenuto dal 15 al 17 febbraio 2008 al CSOA il Molino di Lugano:

– Matteo Pasquinelli (a cura di), Media Activism. Strategia e pratiche della comunicazione indipendente, DeriveApprodi. Libro sul mediattivismo, dove l’autore tra le varie cose, porta diversi esempi di "comunicazione dal basso" spiegando il concetto di media tattici. Il libro è liberamente scaricabile dal sito di rekombinant.

Breve corso sul linguaggio cinematografico a cura di R. del Ponte

– Manuale ufficiale di Cinelerra [inglesefrancese]

– Altri utili approfondimenti su Cinelerra

– Tutorial per creare maschere ed oscurare i volti con cinelerra e altri 3 software, a cura di jilt [italianoinglese]

Manuale sull’acquisizione video da telecamera con Kino

Guida all’installazione di Cinelerra su Ubuntu

Un commento su “CortoMolino: un finesettimana dedicato al video”

  1. Per il cortometraggio sulla videosorveglianza:

    Un’eccessiva presenza di schermi video per strada che sparano sonoramente annunci pubblicitari verso il loro obiettivo, utente, viaggiatore, cittadino, ma piu’ di ogni altra cosa utente e consumatore.
    Egli non ha neppure piu’ il tempo per organizzare la deambulazione, e per lo piu’ non riesce ad essere consapevole delle reazioni fisiche che gli vengono indotte. Dello stesso sistema fanno parte molte delle telecamere che vediamo ma spesso non notiamo per le strade. Nessuno di noi sceglie consapevolmente di lasciare una propria traccia davanti alla telecamera di sicurezza, nonostante con questa stessa traccia il circolo vizioso dei dati personali utilizzati a fini di lucro si alimenti.
    La videocamera di sorveglianza usata a fini promozionali controlla tra la popolazione gli stili di vita legati al prodotto, anche cosi’ le supposte-missili del marketing invasivo, senza curarsi delle nostre facolta’ di pensiero autonomo e del nostro desiderio si concentrazione sulle nostre (ancora?) private vite, si insinuano nei nostri tessuti. Quel che ci viene detto e’ che queste videocamere servono a controllare solo le azioni sovversive del popolo nei confronti della merce, ma siamo noi il vero punto d’interesse, con le nostre uniformi ornate con le stelline degli eserciti economici, i soldati e i caporali dell’esercito’ del regime del consumo ad ogni costo.
    C’e’ un fondato rapporto tra l’occhio dei media, e quello delle corporation e dello stato di polizia, perche’ entrambi sono custodi della merce, per quanto nebulosa ed effimera essa possa diventare.
    E’ necessario sottolineare il paradosso di un sistema che punta gli obiettivi su un pubblico a cui e’ stato insegnato a dare piu’ importanza alle immagini registrate dalle telecamere piuttosto che alle immagini viste con i loro occhi, per questo proporremo una programmazione ribaltata delle apparecchiature di videosorveglianza.

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