UBS arene e Bell: bratwurst e lavoro precario

Incollo qui un testo scritto per il neonato euro08.noblogs.org invece qui il link all’articolo originale.

La fantasia delle aziende nella ricerca di nuove applicazioni del lavoro precario non conosce limiti. Per la gestione delle "UBS Arene" (aree securizzate in cui verranno proiettate su grande schermo le partite dei prossimi europei di calcio) la Bell SA, società affiliata al gruppo Coop, che nel 2006 ha avuto un ricavo netto di 1496 milioni di franchi, ed è entrata di diritto nell’immaginario carnivoro-calcistico elvetico. 

Quest’azienda, che già si era messa in evidenza per aver collaborato con l’organizzazione della marcia su Berna dell’UDC e per aver annunciato di voler denunciare le autorità bernesi per non aver difeso i suoi mezzi dai manifestanti antirazzisti, si occuperà di approvvigionare di bratwurst e pommes frites gli stomaci dilatati dalla birra dei tifosi elvetici. E per far questo ha scovato nuovi sistemi di precarizzazione del lavoro.

Il non-ruolo delle associazioni
La gestione dei lavoratori all’interno dei punti di ristoro delle arene sarà affidata ad associazioni (sportive sociali o culturali) legate al territorio in cui si trova l’arena. La Bell SA avrà quindi come interlocutore le associazioni che si occuperanno di fornire manodopera per l’evento. La retribuzione per ora di lavoro versata alle associazioni sarà di 25 fr, che decideranno poi se riversarle agli associati-lavoratori (che per contratto prestano la loro opera a titolo volontario) o se conservarli per le attività statutarie.

Esternalità negative
Apparentemente potrebbe sembrare un buon sistema di coinvolgere le realtà locali nell’organizzazione delle arene, ma invece si tratta a tutti gli effetti di un sistema per scaricare tutte le esternalità negative della questione sulle associazioni (e quindi sui lavoratori):
– Selezione del personale: viene scaricata sulle associazioni. Quest’ultime possono addirittura reclutare personale al di fuori dai propri affiliati da mandare a lavorare nelle UBS arene
– Copertura assicurativa in caso di incidente: a carico delle associazioni
– Contributi AVS: per dei meccanismi interni difficilmente un singolo "volontario" potrà ricevere più di 2’000 franchi, in modo da poter evitare di versare i contributi AVS, nel caso questo limite fosse superato è l’associazione a doversi caricare dei costi delle assicurazioni sociali
– Spese di trasferta: a carico dell’associazione o del singolo volontario
– Abiti da lavoro: la Bell mette a disposizione una maglietta sponsorizzata, i lavoratori volontari devono procurarsi a proprie spese pantaloni e calzature necessariamente nere
– Pianificazione del lavoro: si tratta a tutti gli effetti di lavoro su chiamata, la pianificazione degli orari di lavoro è svolta a cortissimo termine (in base alle condizioni metereologiche o all’affluenza prevista)

Inoltre i membri dell’associazione devono impegnarsi a dare prova di simpatia e di spirito servizievole nei confronti di tutti i visitatori delle UBS arene, con particolare riguardo per i "clienti VIP" e non possono in nessun modo promuovere e far conoscere la propria attività. Sono proibite la distribuzioni di materiale informativo, o l’indossare abiti con il logo dell’associazione o altre iniziative informative. In questo modo viene meno, per i gruppi coinvolti, la possibilità di promuovere la propria attività, segno inequivocabile del disinteresse totale degli organizzatori delle arene per la realtà associativa locale.

> Guarda la pagina speciale di Bell sulla gestione delle UBS arene