Scientology ha fatto l’abbonamento!

La domanda è già un miracolo. 
È il primo modo della coerenza, del compimento di sé, 
della propria libertà. (Luigi Giussani)
 
Articolo uscito su "Il Diavolo" del 56 settembre 2009, con la vignetta di Corrado 

 

Le grandi inchieste RSI!
L’articolo sulla campagna contro le droghe di Scientology sugli autobus della TPL a Lugano ha fatto parlare di sé. È la Regione che per prima ha ripreso il nostri articoli, seguita a ruota dalla RSI (seppur preferendo non citare la nostra sulfurea testata) e da diversi portali online. Praticamente solo il bollettino parrocchiale di Mesocco e il foglio degli apicoltori hanno evitato di entrare in argomento.

Non siamo legati a Scientology!Andrea Bernasconi, al Quotidiano del 21.9, con una certa faccia tosta dichiara: "La nostra Fondazione è laica e non è legata a Scientology." al cronista de “la Regione”, lo avrebbe addirittura giurato! Paolo Beltraminelli al telefono con la RSI rincara – non ci risulta alcun legame fra la F.F. e Scientology – . Ma facciamo qualche ricerca: Andrea Bernasconi è anche presidente dell’Associazione per un’Applicazione Pratica dello Studio. E da chi è ispirata quest’applicazione, vi chiederete voi, miei ingenui lettori, ma dalle pratiche di L. Ron Hubbard il fondatore di Scientology. Inoltre il suo nome compare in questa lista del 2006 fra gli Honor Roll, ovvero i donatori che hanno superato i 20’000 dollari di offerta. Ma le coincidenze non finiscono qui: il contatto tecnico responsabile del sito appare fra i finanziatori e anche il segretario Vaccani vi è invischiato… Tutto questo non traspare minimamente nel servizio RSI curato da Lino Bini che, con soli due minuti di navigazione, avrebbe forse potuto fare un servizio giornalistico degno di tale nome. Forse che a causa delle ristrettezze economiche a Comano abbiano disdetto l’abbonamento ad Internet?

 

Nuovi retroscena
Il cronista della Regione è invece ormai diventato bravissimo a fare le ricerche con Google, tanto da scoprire che anche diversi degli sponsor della campagna che trova posto sugli autobus luganesi sono legati alla setta: l’immobiliare orizzonte di Muzzano e lo Studio Chiancianesi di Lugano. Ci sono ancora dubbi cara TPL? Non è questione di limitare le libertà individuali attraverso la xenofobia (come invece fanno la campagne contro i minareti), è che l’indottrinamento mascherato da campagne di salute pubblica è davvero pericoloso, perché va a toccare proprio i soggetti della popolazione più deboli e con meno difese.


Le TPL già sapevano
Nonostante i responsabili della TPL facciano ora finta di niente, già sapevano da chi provenisse la campagna: – (…) gli ho anche spiegato come sulla fiancata del bus non ci dovesse essere nulla legato a Scientology. Tanto è vero che abbiamo rettificato la prima versione che ci hanno presentato, dove appariva un simbolo che abbiamo fatto modificare. – È ormai chiara tutti la provenienza della campagna e la pericolosità della setta in questione, eppure l’autobus continuerà a viaggiare per le strade di Lugano e a raccogliere potenziali proseliti. Se la questione vi disturba andate a reclamare in via Maraini a Pregassona dove, nella medesima via, trovano sede sia la TPL che Scientology… 

 

Le pub dei lettori
È Peter che segnala la “pub dei lettori” di questa settimana. Si tratta della bruttarella campagna della Publineon, rappresenta un’anziana signora con una faccia disgustata. Ci scrive il nostro lettore: – cara bella gente, se intendete chiamare la Publineon, accertatevi che la nonna, la mamma o la sorella rimasta vedova o zitella non siano in casa … non si sa mai! – Non so voi, ma io non farei mai curare la mia immagine aziendale ad una ditta che dimostra il senso dell’umorismo di un undicenne, misoginia neppure tanto celata e inventiva pari a zero.
Anche tu “Classeur de Pub”, per completare questo spazio, invia alla redazione le tue segnalazioni di pubblicità malriuscite. In cambio ti terremo via i bollini della Coop!