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Ground Zero: Agnello

La copertina del numero 2 di GZ

L’intervista apparsa sul numero #02 della rivista Ground Zero dedicata al cibo. Qui anche in versione pdf con le fotografie di Massimo “Max” Giudici e la mappa della sofferenza animale in Ticino.

È una guerra.

Incontro E. nella sua casa popolare in un quartiere di Lugano, attorno a lei cinque gatti. C. si presenta accompagnato dal suo cane Andreas, mi accoglie in un parco sulla riva del lago. Sia E. che C. sono vegani e militanti della prima ora del gruppo radicale “Offensiva Animalista”. Entrambi sono cordiali e contenti di poter esprimere la loro opinione su tematiche che ritengono fondamentali.

E: Finché avevo soltanto due gatti li nutrivo in maniera completamente vegana, ora che sono cinque non ho più la disponibilità finanziaria sufficiente, allora faccio un po’ a periodi, a seconda di quanti soldi ho in tasca.

C: Ho sempre amato gli animali, dopo aver letto un libro sull’argomento mi sono detto: da domani divento vegetariano. Perché il passo che dovrebbero compiere tutti quelli che affermano di amare gli animali è: evitare di mangiarseli. Per prima cosa ho eliminato completamente la carne e il pesce poi, nei mesi successivi,
anche tutti quegli oggetti che derivano dallo sfruttamento e dalla sofferenza animale, come le scarpe in cuoio, le cinture di pelle. Non è stata una scelta difficile, nonostante io sia goloso e mi piacciano pure le scarpe inglesi, perché comunque, informandosi, uno riesce a trovare le soluzioni per vivere in modo sereno. Nello spazio di due anni sono diventato completamente vegano, ora lo sono da dieci anni, senza avere il benché minimo problema di salute.

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Dalle macerie del cantone: Ground Zero

GroundZero sta muovendo i suoi primi passi nel panorama editoriale ticinese ed è come una ventata di DeoFreshWC all’interno dei bagni della stazione. Copertina rosa condom, grafica studiata, carta piacevole al tatto e quel buon profumo di rivista stampata senza compromessi con sponsor commerciali (che spiccano per la loro mancanza) e gruppi politici. Si definisce “post-ideologica, pre-politica, post-partitica e pre-confessionale” e racconta di “quel che resta del Ticino”. È dalle macerie del nostro cantone che parte l’indagine di GroundZero per osservare e cercare di capire le perversioni della nostra società. Sarà un percorso in cinque tappe, con cinque numeri monografici che potranno vedere la luce solo se raccoglieranno un adeguato numero di lettori abbonati paganti. L’indipendenza ha un prezzo. Il prezzo che non paghiamo quando leggiamo i settimanali gratuiti stampati grazie alla pubblicità.

Questo primo numero ha come filo conduttore i luoghi: gli spazi fisici e mentali in cui passiamo le nostre vite. Al Serfontana il sabato pomeriggio, in Hotel quando rimaniamo senza casa, al Convento per ritrovare noi stessi, nelle aree di servizio per cercare contatti umani e nelle chat-line per adescare minorenni.

Il coraggioso Cascio Editore si è preso la briga di stampare tutto questo. È un lavoro sporco ma che andava fatto. Una serie di collaboratori, poeti, fotografi, scrittori, hanno rimestato nel torbido per voi. I lettori del Diavolo non potranno non apprezzare la bella pagina di fumetti di Christian Demarta (il papà del Gonzo e lo Stono) che ci accompagna in palestra per rassodarci i glutei e l’anima . Noi possiamo abbonarci (30 sacchi per i prossimi due numeri) o acquistarne una singola copia.

Costa meno della vaccinazione contro l’influenza H1N1 e offre le medesime garanzie di immunità. Se lo regalate a Natale inoltre, farete la figura degli intellettuali!

La voglio!
Per ulteriori informazioni, acquisti o abbonamenti potete contattare la casa editrice tramite e-mail, info@cascioeditore.ch, o al telefono 079 329 29 96.

http://www.cascioeditore.ch/groundzero

Finalmente esce Ground zero

Pubblicazione post-ideologica pre-politica post-partitica pre-confessionale su quel che resta del Ticino: ground zero.

"Il Ticino contemporaneo ti interroga. Le sue parti le puoi pensare come un’unica città, attraversata da una metropolitana che traccia i percorsi di vita dei suoi abitanti, le cui fermate sono i luoghi deputati ad esprimere il senso delle loro esistenze. Secondo te è ancora possibile, oggi, vedere la tua terra divisa tra città e campagna? Percepisci ancora una differenza tra centro e periferia? E se sì, dove collochi il centro e dove la periferia? Chiasso o il Serfontana? Mendrisio o il Fox Town? Lugano o l’Ikea? Bellinzona o Sant’Antonino? Locarno o il Centro Coop?

La vedi la differenza? Percepisci i limiti? Il centro sfuma. Ti segue nei tuoi tragitti, che da casa ti portano al lavoro, dal lavoro di portano a casa e poi al bar in discoteca al museo in palestra in biblioteca alla boutique al ristorante; sulle strade che diventano luogo di scambio e solitudine in cammino. E se la tua identità si facesse lungo i percorsi, si realizzasse mentre produci e consumi e si annientasse quando ti sdrai sul divano del tuo appartamento in affitto, mentre l’occhio pigia i pulsanti dello schermo piatto? Ground Zero."

Ground Zero è una pre-rivista che desidera mostrare o ri-mostrare il Ticino che ne rimane una volta abbattute le torri della coscienza normalizzata e del sapere confezionato. Coscienti che ogni sguardo è sottomesso alla legge della parzialità, e che parzialità significa compiere delle scelte, sciegliamo di "dire il Ticino" in "?" differenti tappe, che sappiamo formare un ciclo a suo modo organico, frutto di visioni trasversali: i luoghi, il cibo, le persone, i rifiuti, la frontiera; frammenti immaginari di un percorso che potrà realizzarsi a dipendenza della relazione tra il noi e il voi.

Per la presentazione del primo numero, "Ground Zero 01/Luoghi", siete cordialmente invitati Venerdì 4 dicembre 2009 alle ore 20:30 al Canvetto Luganese

Interverranno: Christian Marazzi, Dubravko Pusek, Fabio Pusterla

 

 

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