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Premiato diplomificio SUPSI

"Chi è padrone della scuola, è padrone del paese."
Proverbio italiano (A. Selene, Dizionario dei proverbi) 


"Laureati o rimborsati"
È da qualche settimana che girano, perlopiù sui portali di informazione in internet, e qualche passaggio in TV e sui quotidiani. Sono le pubblicità della SUPSI, la Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana. Non particolarmente riuscite, né ben realizzate, soprattutto per una scuola che vanta al suo interno un dipartimento di comunicazione visiva. Ma non è la qualità grafica di queste pub che voglio commentare, quanto il fatto stesso dell’esistenza della pubblicità per una scuola. Da quando in qua, le scuole hanno bisogno di pubblicità (e ho fatto anche la rima)?

Istruzione m-budget
Ve la vedete la maestra d’asilo dei vostri figli, su un cartellone che dice "Per il bambino che non deve chiedere mai"? Oppure, azioni speciali per i sempre più frequenti parti trigemini: "paghi due, insegno a tre! Continua la lettura di Premiato diplomificio SUPSI

Petrolio e olio di foca

“Tempo fa, sulla Terra il petrolio trasformò una banda di delinquenti in signori del mondo, un secolo fa la propulsione a curvatura ha trasformato un gruppo di Romulani in un Impero. (…) Non è questo che mi preoccupa

Star Trek: L’insurrezione

  

Promuovere il riscaldamento a petrolio in tempi di crisi ambientale è immorale. Dire le bugie per guadagnare di più, probabilmente anche. Ambedue le condotte, sono portate avanti senza un filo di vergogna quelli di "L’Union Pétrolière (UP)", lobby dei petrolieri svizzeri con una campagna a tappeto sui quotidiani ticinesi. Le fascette bianche, che richiamano l’idea di pulizia e chiarezza riportano delle domande e rispettive risposte sul tema del riscaldamento a nafta. L’inserzione apparsa su La Regione del 29 maggio si chiede "È vero che presto resteremo senza olio combustibile?" pronta giunge l’untuosa (e scontata) risposta "No, non è vero". Il tranquillizzante testo accompagnatorio rassicura dicendo che per i prossimi decenni, anche considerando la crescita di fabbisogno, ci sarà petrolio da bruciare per tutti e in abbondanza. Lasciano poi un numero gratuito, che non dovrebbe mancare nell’agenda di chi si diletta con gli scherzi telefonici, per farsi consigliare su come riscaldare casa con l’oro nero. C’è anche un sito internet, peccato che non sia tradotto in italiano.

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La mezz’ora dell’odio

A causa di un problema tecnico, la rubrica "Classeur de Pub" non è stata inserita nell’ultimo numero del Diavolo. Potete leggere quindi qui (inedito) il contributo proposto.

Benvenuto in mia casa. Entrate e lasciate un po’ della felicità che recate. (Dracula di Bram Stoker)

La mezz’ora dell’odio

Ero in grossa difficoltà per la rubrica di questa settimana, la Migros aveva ritirato i suoi demenziali cartelloni proprio qualche giorno prima delle denunce di Unia relative alla disparità salariale (a parità di lavoro, Migros Ticino paga le donne il 13 per cento in meno degli uomini). I traduttori svizzerotedeschi sembravano essersi improvvisamente messi a studiare l’italiano. La posta non ci riservava sorprese… sembrava proprio una quindicina piatta dal punto di vista della cartellonistica, ero ormai pronto per subire la sgridata della redazione del Diavolo quando… Continua la lettura di La mezz’ora dell’odio

Tira una brutta aria!

La deregolamentazione ambientale è parte essenziale della liberalizzazione commerciale, e pertanto libero commercio e difesa dell’ambiente sono incompatibili. (Vandana Shiva)

da Il Diavolo di venerdì 8 maggio 2009

Tira una brutta aria a Lugano, non in senso metaforico, ma in senso reale. Dall’inizio del 2009 a Lugano, la città più inquinata della Svizzera, il limite di PM10 è già stato superato per sette giorni, mentre quello d’ozono per sei. Quando in Municipio si è saputo che per "polveri fini" non si intendeva cocaina, tutti sono subito stati concordi sulla necessità di fare qualcosa per eliminarle. Qualsiasi amministrazione di buonsenso avrebbe cercato di lavorare sulla diminuzione delle emissioni inquinanti, a Lugano invece si procede in senso inverso. Non si fa nulla per ridurre le fonti di inquinamento, anzi le si incentiva: per esempio eliminando la rete di filobus sostituendoli con veicoli a diesel, o chiudendo gli occhi sulla selva di parcheggi abusivi. Parlare di "pedonalizzazione del centro" fa accapponare la pelle ai commercianti luganesi e quindi si preferisce posare una stazione di filtraggio dal costo di un quarto di milione di franchi. In prova, naturalmente, per tre mesi, poi durante l’estate in piena emergenza ozono, sarà più facile prendere una decisione. Continua la lettura di Tira una brutta aria!

Si dice il peccato e anche il peccatore

Non appena è offerto allo sguardo, il dono diventa precario e sospetto. (Jean Starobinski, scrittore svizzero)

Quando fanfaronaggine e buonismo vanno a braccetto!

Cose di cattivo gusto
Fare una buona azione e poi vantarsene in pubblico è un comportamento equivalente a quello di chi scoreggia sotto le lenzuola e poi ne alza un lembo per fare sentire l’odore. Ci sono cose che può essere importante fare ma che, se si fanno, varrebbe la pena di non farlo sapere troppo in giro. Dovrebbero imparare questa minima regola di buon gusto anche i tipi del Kiwanis Club di Lugano. In particolare per quanto riguarda le "buone azioni", rispetto alle scoregge in fondo che si regolino un po’ come meglio credono! Continua la lettura di Si dice il peccato e anche il peccatore

Polizie di primavera

Da Il Diavolo, quindicinale satirico, da oggi in edicola!


Non sono contro la polizia; ne ho solo paura. (Alfred Hitchcock)

Puntuale come le graminacee torna la scuola di polizia
C’è crisi, c’è grossa crisi, qualcosa bisogna pur inventarsi per tirare a fine mese, in queste condizioni c’è chi è disposto a tutto. Anche iscriversi alla Scuola di polizia. È su questi disperati che specula la campagna per l’assunzione di nuovi aspiranti agenti.

Il manifesto è di una semplicità disarmante, i pochi concetti presenti sono scritti in stampatello maiuscolo, per favorire i possibili agenti che non se la cavano bene con il minuscolo e con le parole difficili. Bianco e rosso (che richiama la bandiera svizzera e lo stemma luganese) i colori dominanti. Sullo sfondo titoli di giornale dove per due volte compare la parola "droga", giusto per ricordare le priorità criminali di questo periodo storico. Un brivido mi sale lungo la spina dorsale, come definire con altre parole se non "delirio di onnipotenza" chi sceglie uno slogan come "il tuo futuro inizia con noi". Grazie tante, ma per tanto così preferisco darmi al Punk, "no future" è meglio del futuro che immaginate voi! Continua la lettura di Polizie di primavera