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29.8.2008 > Marrakech

Marakes e in mezzo al deserto, o quantomeno nel mezzo di una zona desertica. Visto che siamo in agosto cio si traduce in un caldo stupefecente e in una polverosita a livelli elevatissimi. Polvere che copre e rende subito vecchia ogni cosa. Ci arriviamo con un comodo viaggio in treno su di una carrozza delle ferrovie Marocchine che ci permette parecchie osservazioni di antropologia spicciola.

Un ragazzo ci spiega che Marrakech e famosa per aver ospitato le riprese del film la Mummia. E ambientato in Egitto, ma per risparmiare hanno pensato bene di ricostruire qualche obelisco nella periferia cittadina. Io pensavo che fosse famosa per Marrakech Express di Salvatores, ma si viaggia proprio per allargare le proprie vedute. Continua la lettura di 29.8.2008 > Marrakech

26.8.2008 > Fes

Il grande palazzo del Re del Marocco e quasi sempre vuoto, il sovrano passa solo qualche giorno all anno qui a Fes lasciando le centinaia di stanze e il gigantesco giardino deserti per il resto dell anno, le guardie della gendarmeria reale continuano a pattugliare il nulla facendo lunghissime ronde attorno ai muri del palazzo. Il taxista che ci accompagna dalla "nouvelle ville" dove ci ha scaricato il pulman (viaggio piu che accettabile) alla lontanissima citta vecchia entro le mura, riversa su di noi un po del suo repubblicanesimo. Continua la lettura di 26.8.2008 > Fes

23.8.2008 > Chefchaouen

In tutto il nord del Marocco si puo trovare l acqua minerale imbottigliata a Chefchaouen, paesello fra i monti del Rif a poche decine di chilometri da Ketama. La medina, arroccata sulle montagne e completamente dipinta di varie tonalita di azzurro, il colpo d occhio e notevole. Anni di colonialismo francese e spagnolo hanno lasciato forti influenze in tutto il paese e fra i retaggi di quest epoca rimane lo statuto speciale relativo al Kif che continua ad essere ben tollerato anche oggi, per i giganteschi indotti che genera. Continua la lettura di 23.8.2008 > Chefchaouen

22.8.2008 > da Nador a Chaouen (Chefchaouen)

E stato un viaggio allucinante, da far rimpiangere le appicicose attenzioni degli hostess dei bus turchi. Partiamo di primo mattino su di un autobus fatiscente. Siamo gli unici turisti. Non c e un sacco per i rifiuti, tutti buttano tutto per terra, ben presto bottiglie e lattine rotolano ovunque. Ci inerpichiamo sulle ripide montagne del Rif a velocita sconsiderata, molte e lunghe pause rendono comunque bassissima la velocita media di crociera. Ad un certo punto un bambino inizia a vomitare, un liquido viscoso si spande per il corridoio e le bottiglie rotolanti contribuiscono a spalmare il vomito per tutto l autobus. Continua la lettura di 22.8.2008 > da Nador a Chaouen (Chefchaouen)

21.8.08 > da Melilla a Nador

Dalla fortezza europa al regno del re del Marocco, il passo e breve, o lunghissimo, a seconda della direzione in cui lo si compie. Il posto di frontiera e squallido come tutti i posti di frontiera. Il lungo muro di filo spinato si apre in un lungo corridoio di asfalto sbroccato. Una fiumana di gente che corre carica di sacchetti di plastica nera (che poi vedremo dappertutto in grande quantita, ai bordi delle strade, impigliati fra i rami degli alberi) fra le auto strombazzanti. Continua la lettura di 21.8.08 > da Melilla a Nador

20.8.08 > da Malaga a Melilla

Sono otto ore e passa di mare sul traghetto rapido. Viaggio confortevole sulle sdraio di plastica accanto alla piscina. C e chi si fa questa tratta in condizioni ben diverse della nostra: sui gommoni tentando di entrare nella fortezza. Fra un tuffo e una spruzzata di crema solare e facile dimenticarsene.

Sulle sedie da giardino in plastica bianca, i pochi magrebini presenti scrutano l orizzonte. Laggiu dove, fra qualche ora, apparira l africa. Continua la lettura di 20.8.08 > da Malaga a Melilla