SUPSI – Scopri il futuro che c’è in te: lavoratore precario!

La scuola è messa male, la SUPSI ancor di più. Pervasi dallo spirito della “Riforma di Bologna“, nei nuovi “dipolimifici”, la logica aziendale ha preso spazio a tal punto che si sente il bisogno di pubblicizzare il proprio percorso formativo in un’ottica concorrenziale e di libero mercato.

In questi giorni sul portale informativ-populista “TicinOnline” è apparso un grande banner (1) che pubblicizza “il Bachelor in Economia Aziendale” con il promettente slogan “Scopri il futuro che c’è in te“. Nella stessa pagina un altro banner attira la mia attenzione: quello di EuroMillions (2). Grazie a TicinOnline ho ben due proposte per sistemare il mio futuro, studio o lotteria, apparentemente equivalenti, ognuna con il suo bel banner animato a portata di clic. Non mi resta che scegliere!

 

 

Già qualche tempo fa, in epoca di “allarme terrorismo” la SUPSI ci aveva stupito con un’inquietante scelta stilistica.

È a dir poco assurdo che le risorse finanziarie di una scuola vengano utilizzate per la reclam. Se si vuole che un maggior numero di persone scelgano questo tipo di formazione si dovrebbe lavorare su altri fattori come la qualità dell’insegnamento o l’accessibilità.

L’istruzione non è un prodotto da vendere, non ha bisogno di pubblicità. E invece si fa tutto il contrario: seppur solo informalmente i docenti lamentano che da quando è stata introdotta la riforma il loro monte ore è stato ridotto drasticamente. Per lo stesso programma le ore sono dimezzate, è evidente che la qualità dell’insegnamento non può che diminuire di conseguenze.

C’è poi un grave problema di precariato fra il personale SUPSI, vigono ampi spazi di precariato e i salari sono stabiliti su base individuale, a livelli bassi rispetto ad attività simili e senza nessun meccanismo come quello garantito dalle scale salariali dei dipendenti pubblici. È solo grazie al lavoro precario che la SUPSI (istituzione privata finanziata con soldi pubblici) può costare così poco al cantone e addirittura presentare qualche “avanzo di esercizio”.

Anche l’accessibilità non è garantita: si parla di aumentare ancora le già alte ed impopolari tasse d’iscrizione.

 

> Collegamenti:

Il sito del SISA
Sindacato indipendente Studenti e Apprendisti

Ripetutamente: Vita nel nonluogo SUPSI
I nonluoghi popolano sempre più spesso i nostri spazi urbani, spazi banali e banalizzati così come le persone che sono costrette ad utilizzarli. E il nostro povero Ale, costretto a vivere all’interno dello squallido edificio della SUPSI di Manno come se la caverà?

Il lavoro precario e flessibile
Ricerchina per la SUPSI

 

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