Chiasso, dogana ferroviaria

Un giovane con lo zaino sta valicando il confine e cammina in un corridoio su cui si aprono i vani del controllo doganale.

– Controllo doganale, qualcosa da dichiarare? –
– Mmm, i vestiti di ricambio, il computer, dei libri? –
– Guardi se ha hashish o marijuana me lo dici subito e la buttiamo via –
– Ci mancherebbe, prego, non mi permetterei mai! –
– Iniziamo dalle tasche, non tolga la giacca, non è una perquisizione –
– Borsellino, fazzoletti, cicche, tabacco –
– Anche il taschino piccolo, prego –
– È finto quello, è cucito. E quelle sono cicche. –
– Devo controllare, non sa dove la gente nasconde la droga… –
– Certo, chissà quante ne dovete vedere voi doganieri –
– Anche le tasche interne, basta che ci inserisce la mano. –
– Ma così lei non vede… –
– Guardi spero di non trovare tabacco se no scatta una denuncia –
– Scusi? –
– Volevo dire sostanze stupefacenti –
– Mmm –

Il doganiere estrae una presa di tabacco e lo esamina alla luce del tubo fluorescente?

– Risiede a? –
– Lugano –
– Motivo del viaggio?
– Vado a trovare un’amica –
– Cosa sono queste? –
– Defalgan, per il malditesta, come da confezione? –
– Mai viste, è la sua amica che le fa venire il malditesta? –
– Speriamo di no! –
– Il cartaceo concerne? –
– Scusi? –
– Il cartaceo concerne? –
– Ah, questi… sono appunti. Sceneggiatura –
– Posso controllare? –
– Prego! –
– E questo sarebbe il computer che diceva?-
– Esatto, proprio il computer, che dicevo. –
– Deve prendere il treno delle 22 e 17? –
– Si, fra quattro minuti! –
– Allora cerchiamo di velocizzare, cosa sono queste? –
– Capsule di Artiglio del Diavolo, è naturale, scioglie le contrazioni muscolari alla schiena –
– Chi gliele ha date? –
– Le ho comperate, in erboristeria. –
– Ma in erboristeria o è un medicamento omeopatico? –
– Mmmm, no omeopatico penso di no, qui non centra la diluizione. È un prodotto fitoterapico. Non sono un esperto ma penso si possa definire così! –
– Artiglio del Diavolo… mmm –
– Non ci vuole la ricetta, è un farmaco da banco, naturale –
– Ma lo prepara questo (legge l’etichetta) “dottor Bossi della Farmacia di Besso” lui direttamente? –
– Boh, non saprei… –
– È una farmacia o un erboristeria? –
– Una farmacia ma vendono anche cose naturali –
– Non serve che toglie la giacca, gliel’ho già detto –

Arriva un secondo doganiere, prende in mano la confezione con le capsule:
– Ah, qui c’è scritto che è un preparato naturale. –
– Si naturale! –
– Strano, in capsule… –
– Si, in capsule –
– Non serve togliere la giacca –
– È per il caldo –
– Prego –
– Dobbiamo testare che cosa c’è in queste capsule –
– Guardi, se vuole le buttiamo via, oppure ne prendo una davanti a lei, non ha praticamente nessun effetto… –

I due si spostano in uno stanzino contiguo e iniziano a smanettare goffamente con un kit di provette:
– Reagisce? –
– Scuoti di più! –
– Reagisce agli oppiacei! –
– No quello è blu, non viola. –
– Reagisce anche agli alcaloidi –
– Ma reagisce sempre a tutto –
– Fallo andare –

Mentre il collega continua a scuotere la provetta il primo doganiere torna da me.

– Prego, il treno è sul binario 13, arrivederci –
– Arrivederci –

3 commenti su “Chiasso, dogana ferroviaria”

  1. sembra un episodio di frontaliers… dici che li scelgono apposta così ottusi i controllori di dogana?
    ps spero che poi non ti sia venuto il mal di testa… 🙂

  2. Grazie caro Piotr,
    a me stupisce sempre quando mi dicono “se hai droga è meglio che lo dici subito così la buttiamo via e non succede niente”, secondo voi qualcuno ci è mai cascato?

  3. certo che con un nome come artiglio del diavolo t’è andata bene.
    bellissimo reportage.

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