Archivi categoria: Testi

Una raccolta di cose che ho scritto ma che non dovete sentirvi obbligati a leggere

Acqua

A casa nostra, a Sonvico, il papà, come insegnamento che coniugava coscienza di classe e consumo responsabile ci diceva che:
l’acqua gasata in bottiglia era quella che beveva la Marina Masoni,
quella gasata con il Soda Club era quella della Patrizia Pesenti,
mentre l’Anna Biscossa beveva solo acqua del rubinetto.

Le cose che riempivano la mia vita (nel bene e nel male) nel 2004

(Dagli archivi)

Le cose che riempiono la mia vita (nel bene e nel male):
– La gestione del Molino (rapporti fra gli occupanti)
– Mancata costruzione del Tee-pee
– Maia, darle da mangiare (è molto indipendente)
– Abbattimento CLI – Raccolta firme
– Rapporto con Sabri (DVD, matrimonio, figli)
– Viaggio in Bulgaria (preparazione)
– Indymedia
– Servizio civile – cercare posto
– SUPSI – la voglio davvero fare?
– Sito VPOD, sito Claudia, gente che vuole foto o copie di CD
– Riflessioni bisessualità
– Pidocchi

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Dogma 16

1) Basta con gli sfocati!
2) No, il cielo non ha quel colore lì. A meno che non sia in corso una guerra nucleare.
3a) No, non tutti i maschi hanno la barba e i baffi hipster. Il fatto che tutti i tuoi amici siano fatti così non vuol dire niente.
3b) Esistono anche donne che non sono modelle. È duro da accettare, lo so.
3c) Esistono anche persone senza tatuaggi. Sono dei fucking eccentrici.
4) No, la vita vera non è così. Quella è la pubblicità di un profumo.
5) Il drone è davvero necessario? Davvero, davvero?
6) Perché quello slow motion? Cazzo!
7) Fra l’alba e il tramonto restano un sacco di ore di luce in cui puoi girare.
8) Non tutte le grafiche che usi devono sembrare l’insegna di una pasticceria berlinese.
9) Il tracking, ancora? Cazzo!
10) Esiste un mondo al di là del tuo ombelico e dell’ombelico dei tuoi amici rapper.

Aggiornamenti e suggerimenti:

11) Il mondo era meglio senza goprò! (Ligato)

Non sapevo se il dick della balena si scrivesse come il cazzo degli inglesi

Riprendo qui lo stato su FB del mio amico ed ex coinquilino Stefano Mosimann:

Stavo girando per negozi alla ricerca di moby dick edizione einaudi, einaudi perche Giorgio mi ha detto di prendere quello. Al segnalibro era finito cavolo, ne avevano solo uno con le illustrazioni, ma erano brutte e le balene brutte a me non piacciono. Allora sono andato in un negozio nel quartiere maghetti, la signora libraia era un po’ distratta, c’era una coppia contenta che stava uscendo quando lei da infondo lo scaffale gli ha urlato di fare presto a tornare perché era il suo ultimo Natale.  Continua la lettura di Non sapevo se il dick della balena si scrivesse come il cazzo degli inglesi

Il biscotto definitivo

cantuccini 2

Volevo dirvi e darvi la mia opinione sul “biscotto definitivo”. Se del “biscotto preferito” si è parlato tanto, la questione “biscotto definitivo” rimane sempre in secondo piano. Il “biscotto definitivo” è quel biscotto che, se qualcuno ti imponesse di scegliere un solo tipo di biscotto da mangiare ad ogni colazione di ogni giorno che nostrosignore manda in terra, tu sceglieresti quello. Appare chiaro che se magari come “biscotto preferito” da mangiare, ogni tanto, magari anche spesso, ma sempre e solo quando ne ho voglia, faccio un tipo di scelta (nel mio caso gli spitzbuben con il loro sontuoso ripieno di marmellata), per quanto riguarda il “biscotto definitivo” devo fare ragionamenti di altro tipo. Gli spitzbuben alla lunga possono anche stancare. Sono buoni certo, buonissimi, ma dopo dieci giorni la marmellata rossa ti esce dagli occhi. Il mio “biscotto definitivo” sono i cantucci di Prato. Penso che potrei mangiarne tutti i giorni per sempre.

> Per la ricetta vi rimando al blog di mia sorella