Archivi categoria: Testi

Una raccolta di cose che ho scritto ma che non dovete sentirvi obbligati a leggere

Caldo

[Sonvico, 2001]


Faceva maledettamente caldo in quella stanza senza porta, caldissimo.
Un caldo che scioglieva l'intonaco dai muri. Desideravo aprire la
finestra, ma così facendo avrei schiacciato le piccole rondini che
erano nate qualche giorno prima.
Che stolte le rondini, fare il nido proprio tra la mia finestra e il
muro. Proprio non avevo cuore a schiacciarle, erano così piccoline, e
non si erano ancora mosse; le avrei uccise nello stesso posto in cui
erano nate. Continua la lettura di Caldo

La prima guerra mondiale nel paese delle meraviglie

[Sonvico, novembre 2001]
Premio al concorso narrativa della SdD


Era nell'aria da tempo. I vecchi lo avevano detto, ma come spesso
accade con quello che dicono i vecchi, nessuno ci aveva fatto caso.
Comunque non si sarebbe potuto fare nulla per fermare, o anche solo per
rallentare quello che presto sarebbe accaduto. La prima guerra mondiale
nel paese delle meraviglie stava per avere inizio. A poco servirono gli
appelli disperati della signorina Alice, e neppure le manifestazioni di
protesta delle bacche del bosco sortirono effetti. Il venditore di
cappelli, che da tutti era considerato matto, iniziò addirittura uno
sciopero del battito di ciglia. Rimase diverse ore senza chiudere
occhio, le sue orbite si stavano disorbitando, il cristallino si
cristallizzava, la povera retina non sapendo più che fare acchiappava
le farfalle e anche il nervo ottico era nervosetto. I coni erano
stremati e mettevano il bastone fra le ruote ai bastoncelli che si
stavano mangiando un buon cono gelato al pistacchio e rodopsina. Continua la lettura di La prima guerra mondiale nel paese delle meraviglie

Autismo

[Cadro, 2001]

Cammino lungo una strada poco illuminata. Sento alle mie spalle una macchina che si avvicina rapida e minacciosa.
Il mio istinto si allarma, si mette in agitazione.
Senza che io possa opporre resistenza il battito del cuore accelera i muscoli si tendono e la bocca si asciuga.
I peli si rizzano per cercare di spaventare quel mostro impavido.
Con la coda dell'occhio cerco una via di fuga. Continua la lettura di Autismo

Socialismo in un bosco a maggio


Socialismo in un bosco a maggio
Mangio un girino in un bosco a maggio
Spicca un volino un pulcino a maggio
Suona il violino in un bosco a maggio
E ufo rizzante lotus corniculatus
E una rivolta in un bosco a maggio
Capitanata da un vecchio faggio
Faggio pachidermico
Faggio epidemico
Faggio micofarmacologico
Plantago antrofagolanceolato
Fluido musco percolatoipoconcentrato
Mangio i fiori gialli in un bosco a maggio
Bruco giallo i fiori gialli in un bosco a maggio
Onanismo in un bosco a maggio
In un piano quinquennale il numero preciso di roveri su cui arrampicare
Onanismo a maggio
Socialismo a maggio

Che gioia gli uccellini!

[Lugano, marzo 2001] 

Che gioia gli uccellini.
Chiedono solo qualche briciola di pane.
Che fame hanno.
Il pane è finito.
Se ne vanno.
Si sono mangiati il mio pranzo e ora volano via.
Che gioia gli uccellini.

Noia

[Pregassona, 1998]

Fa caldo, la guida parla del più grande pittore impressionista del
diciannovesimo secolo, e sorride, forse. Qualcuno sbadiglia, i piedi
dolgono, il caldo aumenta, la guida continua a parlare, qualcuno si
siede, fa caldo, i piedi mi fanno male e sono stanco. Cambiamo sala, la
guida non chiude un attimo la bocca, fa ancora caldo, e sono stanco.
Sbadiglio. Sudo. I quadri sono piccoli e grigi, la guida é logorroica,
ho male ai piedi e fa caldo. Terza sala: fa caldo. La guida parla.
Basta, sono stufo, sono stanco e ho caldo. Ho male ai piedi, ma la
guida parla. Parla, parla, parla. E io sudo. La guida non suda, non ha
caldo, la guida. Parla e sorride. Fa caldo, caldo. Ho sete e mi fanno
male i piedi. Sudo. La guida parla. Caldo. La sete aumenta con il
caldo. Mi fanno male i piedi e la guida, la guida…parla. I quadri
sono opachi e tristi e grigi e fa caldo e ho sete e sudo e mi fanno
male i piedi e basta. Forse. Parla, la guida. Sbadiglio. Fa caldo e ho
sete. Ho male ai piedi anche nella quarta sala, mentre la guida parla e
ho sete. Caldo. Sete. Sudo. La guida parla e ho caldo e sete, sete. La
guida parla, lei non ha sete, parla. Fuori piove, io ho caldo e la
guida parla. Sudo, fa caldo e ho sete, sete. Sudo. Lei parla, lei
parla, parla, parla. Ho sete, caldo e male ai piedi, piedi. La guida
non suda, parla, non ha sete, parla, non ha caldo ne male ai piedi,
parla. Io ho sete, ma non parlo, lei parla, io no. Caldo. Sudo. Io
sudo. Lei parla. Ho male ai piedi, piedi, male. Sono stanco, io. La
guida parla molto, io l'ascolto e sudo molto. Caldo, molto. Male ai
piedi, molto. Intanto lei parla, parla.