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La prima volta che ho rubato un libro in biblioteca

Su stimolo di mia sorella che ha scritto “La prima volta che Lenno ha mangiato un avocado” mi è venuta voglia di continuare la rubrica “La prima volta che…“.

Ero alle medie, nella biblioteca delle Scuole Medie di Pregassona, e ho preso un libro in cui Dario Fo raccontava la sua gioventù, e poi l’ho restituito. E poi appena la bibliotecaria lo ha rimesso nello scaffale, l’ho ripreso e l’ho messo in borsa e me lo sono portato via. Mi sono sentito un po’ in colpa perché la bibliotecaria Cristina mi voleva molto bene ed era sempre gentile con me. Ora che Dario Fo è morto sento che è venuto il momento di ammetterlo pubblicamente. Non l’ho mai più nemmeno riletto. Se lo ritrovo giuro, Cristina, che te lo riporto.

Non ho mai più rubato libri, però ho rubato:

– Un estintore da un autosilo.
– Due tavoli e quatro panchine da festa campestre.
– Un hardisk da un tera.
– Un caricatore del Mac (parzialmente dimenticato, ma sapevo chi fosse il vero proprietario).
– La pila di una maschera in un cinema.
– Uno o due cestini del Denner.
– Decine di rotoli di carta igienica (per almeno due anni non ne ho comperata).
– Pacchi di fogli per la stampante.

Risorse di sopravvivenza nell’istituzione totale per anziani

Il libro "Pannoloni Verdi", di Valentino Nicola, raccoglie, grazie allo strumento dei cantieri di ricerca, le narrazioni del personale e degli ospiti di una delle più antiche istituzioni per anziani di Bologna l’IPAB Giovanni XXIII. Anche alle nostre latitudini la realtà della "casa anziani", parzialmente staccata dal tessuto sociale, è pressoché sconosciuta a chi non è "parente" o "addetto ai lavori".

Dai racconti particolari con cui ci si può immergere nella sconcertante quotidianità di queste case, si arriva a distillare alcune caratteristiche generali delle moderne "istituzioni totali per anziani". Dall’attesa passiva della morte (funzione terminale) di persone anche di età inferiore ai 60 anni ma ritenute "in esubero" dalla società, ai dispositivi di contenzione farmacologica e fisica, necessari più alla tranquillità e alla razionalità economica istituzionale che alle reali esigenze di sicurezza e protezione degli ospiti. Continua la lettura di Risorse di sopravvivenza nell’istituzione totale per anziani