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Tilo

Un pelato con il braccio rotto
Una bionda che legge
Un cinese al telefono
Una prostituta con un odore strano
Un magrebino con le Nike blu
Un ragazzo con i riccioli
Una donna con le calze di nailon
Un prete ortodosso con la barba scura
Un signore con un sacchetto di plastica annodato
Uno con i jeans che scende a Lissone Muggiò
Uno col bomber che ride e tossisce
Uno bello che guarda fuori dal finestrino (o forse si specchia)
Un indiano che beve Gatorade
Un cinese miope
Uno che fa su i drum a bandiera
Uno che parla sottovoce con un altro e gli sfiora la gamba e poi si scusa
Una che dorme molto elegantemente
Uno che legge un libro di carta
Una che si alza e mi lascia il posto
Uno che toglie tutto dallo zaino per cercare qualcosa
Uno che torna a casa
Uno che parte
Uno che scappa
Uno che ha un QR code sulla borsa
Uno che dice a un’altra che un terzo si sposa
Un cinese con una vista da falco
Uno senza basette
Uno che ha preso il treno per un pelo
Uno senza biglietto
Uno senza il biglietto obliterato
Uno che schiaccia il Pet prima di gettarlo
Uno che questa mattina ha pensato al suicidio
Uno che ha appena messo incinta una donna
Una che porta il lutto
Uno che è davvero scontento di come va il mondo
Uno che non è contento del lavoro che fa
Un tedesco dalla Germania
Uno basso
Uno che vorrebbe essere a chilometri da qui
Uno che ama i fiori
Uno che soffre di mal di treno
Uno che nasconde un’erezione
Uno che ha del torrone nella borsa
Uno che twitta
Uno che sta pensando a qualcosa
Uno che non me la conta giusta
Uno che non conta niente
Un conte
Uno che canta
Uno che è stato al conservatorio ma non l’ha finito
Uno che vorrebbe diventare vegetariano
Uno che vorrebbe smettere di fumare
Uno che vorrebbe fumare
Uno che non parla italiano
Uno che non parla
Uno che sorride con gli occhi
Uno che ha dimenticato qualcosa in albergo
Uno che cerca di convivere con i lati peggiori del suo carattere
Uno che vive la vita giorno per giorno
Uno che potrebbe chiamarsi Giorgio
Uno che cerca di non fare il passo più lungo della gamba
Uno che saluta con affetto
Uno con il cappello dei Chicago Bulls
Uno con un fascino di altri tempi
Uno molto controllato
Uno che non dorme da due giorni
Un morto in piedi
Un bersagliere in civile
Un ateo razionalista
Una vittima del successo
Un vietnamita filoamericano
Un working poor
Un fumatore incallito
Uno che è intollerante al lattosio
Un nonno
Un paracadutista in pensione
Un padovano con un forte accento

M&m & internazionale

Giuro che questa volta internazionale me lo sono comperato io all’edicola assieme al biglietto per tornare in svizzera e giuro che sono stato io a far amare internazionale a b. quando ero abbonato gli passavo io i numeri vecchi, questo giusto per rimettere il campanile al centro del villaggio. Poi ho smesso di essere abbonato e b. ha iniziato a comperare lui internazionale, comunque quel giorno all’edicola ho comperato internazionale, prima comperavo focus ma volete mettere. B. è un tipo strano, io mi chiedo sempre quando passo da un autogrill chi è che compera i cd in autogril, ecco b. è uno di quelli. E se ne vanta pure. E ne trova anche di belli tipo quello di lucio dalla che mi sono poi masterizzato è figo davvero. Quando sto per prendere il treno mi lascio andare allo shopping. L’ultima volta ho preso internazionale ma mi capitava anche di prendere focus, soprattutto un tempo. Ma volete mettere. E poi dopo un po su focus gli articoli si ripetono. A volte comperavo anche gli m&m quei cioccolatini colorati con dentro la spagnoletta. Sono un cibo proibito dalla mia etica esteriore quindi li comperavo solo quando facevo viaggi lunghi lontano da casa ed ero dassolo ed ero sicuro di non incontrare nessuno che conoscevo. Mi piacciono molto gli m&m peccato che li faccia una multinazionale che sicuramente nasconde qualcosa di brutto anche se così a occhio non saprei dire. Ogni volta che mangio gli m&m penso che mi piacerebbe scrivere un corto di una signora che fa gli m&m in casa ad uno ad uno e poi con un pennellino li colora e ci aggiunge con un pennellino ancora più fine la scritta m&m sopra. E poi li da al figlio e gli dice “mangiali uno alla volta con tutto il tempo che ci ho messo io a farli” lui però è abituato ad uno stile di vita consumistico e non riconosce il valore delle piccole cose e li mangia a mangiate senza gustarseli ad uno ad uno come mamma vorrebbe.