Le interviste del Diavolo: Bindu de Stoppani

Intervista apparsa sul quindicinale satirico “Il Diavolo” in edicola in questa quindicina (qui Il pdf dell’intervista a Bindu)

Bindu mentre comunica in radio con lo Shuttle Atlantis in volo sopra Camedo

Se pensate che in Ticino ci sia spazio solo per soap-opere pornosoft, commedia dialettale e quiz gestiti da donne di malaffare, vi sbagliate di grosso! Il Diavolo continua le sue interviste alla scoperta di una nuova generazione di cineasti e registi ticinesi. Dopo l’incontro con il regista Erik Bernasconi (su queste pagine qualche mesetto fa), oggi incontriamo l’attrice-regista-neohippy Bindu De Stoppani.

Ciao Bindu, che nome strano! Come mai i tuoi hanno scelto questo nome?
Sono nata in India, mia mamma era una vecchia hippy negli anni 70, e mi hanno affibbiato questo nome che in Hindi vuol dire “goccia”.

Inizio intrigante, ci piacciono gli hippy! Raccontaci la tua vita in 200 battute
Allora, partiamo dall’inizio: sono nata in India nel 1976, ho vissuto nella città di Pune (a Sud Est di Mumbai) per i miei primi cinque anni facendo avanti e indietro dal Ticino. Ho poi fatto l’asilo e le scuole elementari in Ticino, poi ci siamo trasferir in Inghilterra, nel North Devon, per frequentare una scuola alternativa Internazione. Poi sono partita in viaggio attorno al mondo in attesa di incominciare una scuola di recitazione a Londra. Continua la lettura di Le interviste del Diavolo: Bindu de Stoppani

Finalmente Arzo

A partire da venerdì sera, ad Arzo, in occasione del XI Festival internazionale di narrazione verrà proiettato in loop nella “Corte dei corti”, un piccolo spazio riservato al racconto per immagini il documentario “Ricordi di qui e d’altrove i primi 10 anni del Festival di narrazione, Arzo“.

Sarà anche possibile acquistare il DVD che contiene una selezione delle interviste ai narratori.

Qui sotto alcune immagini time-lapse realizzate per il docu:

Un blog per parlare di sé

Articolo uscito in queste settimane sul numero 2 di Anim@, rivista sull’animazione sociale in Ticino

Scrivere in rete
A partire dal dicembre del 2007, abbiamo attivato un blog presso il Centro di Accoglienza Diurno di Ingrado. A scadenza non regolare, circa ogni 6 mesi, raccogliamo una selezione degli articoli pubblicati on-line e ne realizziamo una versione cartacea il “Cad News”, che permette una distribuzione diversa dei contenuti permettendoci di raggiungere un pubblico diverso, per esempio distribuendolo nelle bucalettere dei vicini e agli ospiti in vista al centro. Sicuramente non si tratta di un’attività “di massa”, solo una minoranza di utenti fra le centinaia che frequentano il centro sono rimasti direttamente coinvolte nel progetto. Con questi utenti si è però creato un buon clima di lavoro, una certa continuità e un senso di attaccamento e partecipazione. Anche l’impatto verso l’esterno pare buono. Continua la lettura di Un blog per parlare di sé

Swisscom: Diffondere minchiate non è mai stato così facile!

Come sarebbe stata diversa

la storia di Romeo e Giulietta
se avessero avuto un telefono!
(Isabel Allende)


Ideona estiva dei creativi Swisscom: usiamo l’immagine di Gandhi per vendere telefonini. E poi perché non Madre Teresa per una nuova linea di assorbenti e Martin Luter King che pubblicizza una pomata antiemorroidale? Il ragionamento è semplice, Gandhi è morto e le suo foto sono pubblico dominio. Non occorre né pagarle né chiedere autorizzazione per utilizzare. Questa campagna è la prova lampante dei danni cerebrali causati dalla lunga esposizione alle onde elettromagnetici.

Il manifesto è in bianco e nero, una grande fotografia del Mahatma con davanti a se un blackberry, la mora nera, che starebbe poi ad indicare un lussuoso smartphone. Lo comprano solo due categorie di persone, magistralmente individuate dal blogger 7yearwinter: “il segretario di stampa della banca europea, e la tizia che ti sei scopato nel bagno sabato scorso“. Continua la lettura di Swisscom: Diffondere minchiate non è mai stato così facile!

Il blog