Uno stralcio dell'elaborato su lavoro e integrazione nel quartiere di Pregassona Bassa (SUPSI DSAS, 2005)
Nella società occidentale, ed in particolare a partire dalla seconda metà del Novecento, il lavoro è intimamente connesso all'essere, alla morale e all'immagine di sé dell'individuo.
Con il lavoro ci presentiamo, mostriamo agli altri dove siamo socialmente posizionati e diamo un senso al nostro stare al mondo “(…) il lavoro ha raggiunto una tale onnipotenza che in realtà non esiste più alcun concetto opposto al lavoro. Una società senza lavoro appare come una società senza centro”. Il lavoro quindi, non più solo come strumento per procurarsi le risorse necessarie alla sopravvivenza ma anche (e soprattutto) produttore di senso del proprio stare al mondo e di rapportarsi all'altro. Nella nostra società il lavoro è un bisogno umano centrale, soddisfa i bisogni finanziari, organizza e struttura il tempo, favorisce i contatti interpersonali, permette di condividere esperienze con gli altri e produce obbiettivi esterni da perseguire, insomma contribuisce allo sviluppo di un'identità personale.
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