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Che ti fa arrabbiare? Come R-esisti?

Il Collettivo Zapatista "Marisol" di Lugano e Indymedia propongono un censimento-concorso (senza vincitori né vinti) delle esperienze di r-esistenza locali. Entro il 12 dicembre potranno essere consegnati opere (testi, fotografie, video, registrazioni, audio, disegni e oggetti) che rispondano alle domande "Come r-esisti? Cosa ti fa arrabbiare?".
In Ticino sono molte, ne siamo certi, le persone e le organizzazioni che si arrabbiano e resistono, che in comune hanno il rifiuto al sistema capitalistico, che in tanti piccoli e grandi modi lavorano alla costruzione di un’altra vita, di un’altra realtà. Con la dignità nel cuore.
I materiali ricevuti verranno poi catalogati in un sito internet ed in una pubblicazione e verranno esposti in una mostra che verrà organizzata in primavera nel nostro cantone.
Una selezione dei lavori partecipanti verrà invece esposta in Messico nell’ambito del "Festival per una rabbia degna" promosso dall’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale. Il concorso vuole essere una testimonianza tangibile della solidarietà che valica i confini ed un modo di mettere in rete le esperienze r-esistenti locali.
 
 

Laboratorio Informatica Popolare

È ormai quasi tutto pronto per l’inizio del LIP, il Laboratorio d’Informatica Popolare che si svolgerà, nel corso dei prossimi tre mesi fra Lugano (al Molino) e Berna (al Denk:mal). Il progetto, in poche parole, vuole offrire degli spunti di riflessione e delle nozioni pratiche e teoriche su tutta una serie di aspetti che riguardano l’informatica, con particolare attenzione per le risorse libere e per la privacy in rete. Si vogliono socializzare delle conoscenze che siano facilmente spendibili in un contesto di lotta politica. 

 

   

 

I corsi sono organizzati da ch.indymedia.org, sono gratuti e aperti a tutti. Per questa iniziativa ho realizzato i volantini, attingendo dal libro "Curious Moentss" curato da Hendrik Neubaumer che ha selezionato centinaia di scatti della prima metà dello scorso secolo nell’immenso archivio della televisione svedese.

> Guarda la pagina del LIP e il programma dei corsi 

 

Il LIP in poche parole (la presentazione):

"open source, open posting, open society"

Con la diffusione sempre maggiore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione molti aspetti delle nostre vite sono stati sconvolti. Accanto a questi cambiamenti che influenzano sempre più la società che ci circonda è sempre più pressante il bisogno di una visione critica nei confronti della tecnologia che purtroppo viene legata a doppio filo al controllo sociale ed una malsana e schizofrenica paura del proprio simile. Continua la lettura di Laboratorio Informatica Popolare

Laboratorio Informatica Popolare

Se vuoi collaborare vai al wiki, qui invece il blog.

Il LIP in poche parole 
Con la diffusione sempre maggiore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione molti aspetti delle nostre vite sono stati sconvolti. Accanto a questi cambiamenti che influenzano sempre più la società che ci circonda è sempre più pressante il bisogno di una visione critica nei confronti della tecnologia che purtroppo viene legata a doppio filo al controllo sociale ed una malsana e schizofrenica paura del proprio simile.
Il nostro approccio, in opposizione alla deriva commerciale e repressiva delle nuove tecnologie, consiste invece nella promozione e nella diffusione delle conoscenze attraverso un utilizzo critico e consapevole di questi strumenti informatici.
Il Laboratorio di Informatica Popolare (LIP), il cui acronimo è pure il nome di una fabbrica di orologi francesi che diede vita ad uno storico sciopero che negli anni ’70 incarnò la speranza e i sogni di un’intera generazione, nasce proprio dal bisogno di socializzare le nostre conoscenze in ambito informatico. Nasce dal bisogno di conoscenza al di fuori della logica del profitto, stimolando invece l’utilizzo di software libero ed Open Source e nuove forme di azione e interazione. Nasce dal bisogno di conoscere e saper utilizzare gli strumenti atti a difendere la nostra privacy permettendoci di esprimere le nostre idee nella forma e nei contenuti a noi più consoni. Continua la lettura di Laboratorio Informatica Popolare

Il molino a 360°

La sala concerti del Molino a 360 gradi, una visita virtuale. Grazie a Benji per la fotografia degli addobbi per il Lab!Bra, mentre la foto dello spazio concerti vuoto viene dal sito della Apple, infatti il riverbero della sala è stato registrato e simulato, ora è a disposizione per gli utilizzatori del software Logic Studio che volessero riprodurre una sonorità "molinara" nel loro disco.

 

  

LabBra al Macello    Sala attività vuota 

Per vedere le immagini devi avere QuickTime installato.

Un nuovo kinò: Silenzio!

Serata Tikinò a tema "Silenzio", una donna, stufa dell’eccessivo rumore prodotto da chi le stava attorno, si riesce a costruirsi attorno un mondo silenzioso che le sta a pennello, scegliendo qualche granulo di kefir come anima gemella, ma c’è ancora qualcuno che fa troppo rumore… e quando il rumore è dentro di noi c’è poco da fare.
Un corto realizzato assieme ad Ushi e Dada, con la preziosa presenza di Paola e Schalfi, e l’aiuto tecnico di Luka e Daniel. 
Abbiamo cercato di lavorare con un certo metodo, questa è una delle ultime versioni della sceneggiatura (Silenzio_nuovo.pdf), abbiamo costruito un set negli spazi del CSOA il Molino, abbiamo cercato di controllare le luci (avevamo a disposizione due faretti da fotografo), girato con la nuova sony pd150, e montato il tutto con Final Cut. Per imperizia tecnica, il suono in presa diretta non è stato registrato, è stato quindi necessario sonorizzare il tutto, in una nottata da "rumoristi" improvvisati.
 
Ecco il risultato (download in altri formati) oppure dal sito del tikino:
 
 
Per chi fosse interessato a ricevere un po’ di Kefirmi contatti