Se ti chiami “Gengis Khan” alla Migros mangi gratis!

“Un paracadute che non si apre. 
Questo è un bel modo di morire. (…) 
O un lappone che con un morso ti strappa le palle!
È così che me ne voglio andare.” 
Frank in “Una pallottola spuntata”

Passare all’Azione
Quando salgo sul treno controllo sempre che non ci sia in giro l’Alberto Nessi. Non vorrei che mi inserisse in uno dei suoi articoli su Area. Anche se non lo vedo in giro cerco sempre di comportarmi impeccabilmente, non si sa mai che magari sale ad una fermata intermedia e poi si mette a prendere appunti. L’altro giorno ho preso il TiLo e, dopo il solito controllo, mi sono seduto a leggere l’Azione, il giornale della Migros, che secondo me è più interessante delle pagine culturali dei tre quotidiani ticinesi messe insieme.
L’unico problema de l’Azione è che è infarcito di pubblicità, trovi per esempio un articolo sulla situazione climatica del mendrisiotto nell’ultima glaciazione, accanto alla pubblicità dei ghiaccioli all’amarena. E il tre per due dei pelati divide la pagina con il commento intellettuale dello scrittore di nicchia. L’altro giorno sul treno stavo leggendo l’articolo sulle piante neofite invasive quando ecco che mi casca l’occhio su una pub un po’ strana.

Metterci una croce sopra
A prima vista mi pare una pubblicità di un orologio, di quelle banalotte con la persona che fa qualcosa di insolitamente macho con al polso il resistentissimo cronografo della marca Xy. Ma vedo in piccolo un logo che mi richiama alla mente qualcosa di conosciuto. Una croce bianca su scudo rosso. Dove ho visto l’ultima volta questo marchio? Calcio? Coltelli? Un trip con quel disegno stampato sul cartoncino? Continua la lettura di Se ti chiami “Gengis Khan” alla Migros mangi gratis!

L’invidia del pene di Giancarlo Dillena

Da: Il diavolo, in edicola domani

Il 31 maggio muore a 98 anni l’artista e scultrice francese Louise Bourgeois.Il Corriere del Ticino decide di dedicarle uno spazio in prima pagina e lo fa pubblicando una fotografia di Mapplethorpe del 1982 (ma si dimentica di citare l’autore, chissà quanto hanno risparmiato in diritti di riproduzione grazie a questa dimenticanza) e pratica una scandalosa censura. Il grosso membro maschile trasfigurato che tiene sotto braccio (uno dei temi che l’accompagnerà nel suo percorso artistico) viene escluso dalla prima pagina dal quotidiano ticinese. Il curatore Achille Olive scrive a proposito della fotografia: "La Bourgeois porta a passeggio il sesso maschile, con la stessa disinvoltura di una casalinga con le proprie baguette sottobraccio." Per fortuna che Ivan di svasso se ne è accorto! 

Il taglio del Cdt e la foto originale: 

  

Tu che fai una scuola di cinema potresti masterizzarmi un dvd?

Tattaratà… dopo la scoppiettante serata tiKINÒ, sono online tutte e quattro le puntate della sitcom per il web “Tu che fai una scuola di cinema potresti masterizzarmi un dvd” realizzata nelle scorse settimane dalla C’hai un franchetto production e amici (qui il progetto).

Le si possono guardare su youtube o, per chi ha fatto una scuola di cinema, su vimeo.

Se avete voglia di farci sapere che ne pensate, i commenti sono a vostra disposizione.

Presentazione:

tre personaggi abitano in un appartamento da studenti di cui si vede solo il salotto con divano direzionato verso la camera, una piccola scrivania con computer, e una specie di cucinino con tavolo sul retro. Non si capisce come è disposto il resto della casa. Continua la lettura di Tu che fai una scuola di cinema potresti masterizzarmi un dvd?

La madeleine di Marcello

Tutti conoscono la “Madeleine di Proust”, ma come sono andate “davvero” le cose? Una divertita storia alternativa, ambientata nella campagna parigina degli inizi del secolo, che ci portera a scoprire la versione non ufficiale di uno degli episodi piu conosciuti e forse significativi della vita dello scrittore francese Marcel Proust.

Esercizio CISA realizzato nel maggio 2010 a Purasca.

Qui qualche info in più sulla scena della teiera.

Dopo il salto i credits e qualche fotografia…

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La Top3 delle peggio pub

La pubblicità è il rumore di un bastone in un secchio di rifiuti. (George Orwell)

Ci sono delle settimane in cui non si trova una singola pubblicità veramente brutta da recensire. Di quelle evidentemente terribili, sicuramente sciocche, esageratamente malfatte. Ci sono delle settimane in cui si viene colpiti da una gragnuola di piccoli messaggi fastidiosi e dissonanti, che creano un senso di nausea, una leggera ubriacatura, di cui a volte non si riesce a trovare ragione. È per questo che in questo numero, il Classeur de Pub, propone la top3 delle pub più brutte della quindicina…

3°: Brico
Questo è un premio di incoraggiamento, per quelli della Brico. L’azienda compie 25 anni e per festeggiare hanno deciso di comperare uno spazio su TicinOnline per il loro banner. In rosso su sfondo giallo propongono di cliccare per “sfogliare il nostro giornalino”. Il “giornalino” è quello che si fa alle scuole medie per raccogliere fondi per la passeggiata scolastica, quello dello sci-club con le foto della gita sociale e i numeri vincenti della lotteria di Natale. Il vostro è un catalogo, un prospetto pubblicitario, un pieghevole, uno stampato, un dépliant, Ma per favore, non un giornalino! Continua la lettura di La Top3 delle peggio pub

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