Lo zio petroliere

Avete presente la pompa di benzina abbandonata sullo scavallamento del Monte Ceneri? Impossibile non notarla. Il luogo particolare ha indotto lo sviluppo di un’idea che permettesse di girare un corto utliizzandola come location. È nato quindi "Lo zio petroliere". L’occasione di girare è capitata nel corso del Kabaret tikinò, svoltosi a Losone nelle scorse settimane. Il tema era "un pesce fuor d’acqua".

  

oppure guardalo su youtube

La sceneggiatura: pompa.pdf

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Storie di Cinema, Storie di Sale

In attesa di un post più articolato segnalo i link youtube, ai due video realizzati per il concorso "Storie di cinema, storie di sale" per i 50 anni del Cinema Lux di Massagno.

Cinema Teatro Asilo Sonvico (versione breve)

Cinema Teatro Asilo Sonvico (versione lunga su archive.org) 

CineMolino – una sala che resiste (archive) – Youtube

Per ulteriori info, leggi anche qui.

Presto verranno caricati anche su archive.org 

Si dice il peccato e anche il peccatore

Non appena è offerto allo sguardo, il dono diventa precario e sospetto. (Jean Starobinski, scrittore svizzero)

Quando fanfaronaggine e buonismo vanno a braccetto!

Cose di cattivo gusto
Fare una buona azione e poi vantarsene in pubblico è un comportamento equivalente a quello di chi scoreggia sotto le lenzuola e poi ne alza un lembo per fare sentire l’odore. Ci sono cose che può essere importante fare ma che, se si fanno, varrebbe la pena di non farlo sapere troppo in giro. Dovrebbero imparare questa minima regola di buon gusto anche i tipi del Kiwanis Club di Lugano. In particolare per quanto riguarda le "buone azioni", rispetto alle scoregge in fondo che si regolino un po’ come meglio credono! Continua la lettura di Si dice il peccato e anche il peccatore

1 maggio 09: il volantino del CSOA il Molino

Concentramento alle 13’00 al CSOA il Molino, per corteo d’avvicinamento alla manifestazione sindacale.

Poi spezzone antiautoritario, migrante e precario.

Segue concerti in piazza Riforma (Ematoma, Zona Sun, Banda Bassotti) e cena.

Il volantino è una rielaborazione di quello prodotto da i compagni di paura.anche.no per un’iniziativa Firenze.

I due comunicati invece sono impaginati partendo dalle grafiche dell’euromayday, i testi completi sono rintracciabili sul sito del molino.

  

Il testo dei comunicato e il pdf:

Noi la vostra crisi non la paghiamo (versione pdf)

La grande depressione (versione pdf)

 

 

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Storie di cinema, storie di sale

Segnalo che giovedì 23 aprile, alle 20’30 circa, con entrata libera, al Cinema Lux di Massagno, in coda all’assemblea degli Amici del Cinema Lux verranno proiettati i cortometraggi che hanno partecipato al concorso "Storie di cinema, Storie di sale". 

Anche io ho proposto due minidocumentari:

– Cinema Teatro Asilo Sonvico (9’13) – Attraverso il racconto di tre protagonisti (Danila Nova, Arialdo Canonica e Arrigo Bassi) e a documenti dell’epoca, si ricorda la presenza del “Cinema Teatro Asilo” negli stabili della “Santa Casa Lauretana” messi a disposizione dalla parrocchia di Sonvico. In particolare si ricordano le figure di Don Primo Vaghetti (prevosto a Sonvico nel periodo 1957/71) che forse per primo ha portato nel paese delle immagini proiettate attraverso diapositive “le filmine” e di Don Giovanni Rovelli. Le proiezioni del cinema, che avevano una chiara impostazione oratoriale, si sono svolte regolarmente almeno dal 1959 al 1979. Prima di questo periodo era anche presente una compagnia Filodrammatica maschile composta da abitanti del paese ed erano organizzate saltuarie rappresentazioni dei “gioppini” animati dalla famiglia Vitali. L’ultimo proiettore utilizzato nella sala è stato acquistato nel 1973 (e finito di pagare nel ’79), le poltroncine ribaltabili erano state ritirare dal cinema Odeon di Lugano e le pellicole venivano procurate attraverso la ACER (Associazione Cinema Educativo a passo Ridotto) di Mendrisio. Con l’avvento della televisione, si è perso l’interesse per questo genere d’attività. Ora la sala è adibita a magazzino del locale Comitato Carnevale.Di questo video è stata realizzata anche una versione più lunga che offre maggior spazio alle testimonianze relative alla parte “teatrale” della sala, in particolare con un intervista a Dolores Toscanelli.

– CineMolino, una sala che r-esiste (9’51) – Realizzato in collaborazione con Ludovica Muller e il gruppo Cinema del CSOA il Molino – A partire dal 12 ottobre 2006, data dell’occupazione dei Molino Bernasconi da parte di collettivi autonomi giovanili, Lugano si ritrova con un’esperienza di autogesione socioculturale con cui confrontarsi. All’interno dei tre spazi occupati dal Molino (oltre ai Molino Bernasconi di Viganello, anche il grotto al Maglio di Canobbio e l’ex macello pubblico luganese) si sono sviluppate esperienze diverse legate al cinema. Proiezioni più o meno estemporanee agli inizi per arrivare al giorno d’oggi con una sala cinema, seppur attrezzata e confortevole, molto particolare.Nel documentario, arricchito da immagini video provenienti dagli archivi del centro si ripercorre la storia dell’autogestione a Lugano attraverso le forme che la sala cinema del centro ha preso con il passare degli anni. Si ricordano aneddoti divertenti e si spiegano le modalità organizzative che questo cinema “resistente” si è dato per funzionare muovendosi “ai margini” della cultura ufficiale.

Dopo la proiezione i video saranno anche disponibili on-line! 

Articolo sul "Corriere del Ticino" del 21.04.09 – Corti Lux.pdf  

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Il caffé che macina tutto

Passare al tritacarne un bel progetto di scrittura e riflessione collettiva? Ci pensa il Caffé, con i suoi titoli mediocri. Il progetto originale è di Flavio Stroppini che per oltre un mese intrattiene scambi epistolari sul tema della crisi con me e con altre cinque persone. Ne escono fuori riflessioni più o meno interessanti, raccolte e montate con intelligenza da Flavio. Il titolista del caffé riassume in un banalizzante "Un grande Fratello sulla crisi". Un intervista ad un panettiere potrebbe quindi essere intiolata "Un grande fratello in panetteria"… Vabbé, appena sarà pubblicata leggetevi il testo originale che vale. Divertente la didascalia "scrittore", assolutamente immotivata, accanto alla mia foto, la presentazione originale era "Olmo ha 25 anni, lavora nel sociale, scrive, realizza video, racconta storie…". Probabilmente hanno ragione, io sono scrittore almeno quanto la Guenzi è giornalista e il caffé fa informazione…

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