Si è spenta la gioiosa esistenza di GROUND ZERO

GZNe danno il lieto annuncio la Redazione, i Parenti e gli Amici tutti.

Il nostro caro potrà essere salutato sabato 5 ottobre 2013 dalle ore 14.00 alle ore 24.00 presso l’Ex-Asilo Ciani di Lugano.

Festeggeremo con:

1. Una mostra collettiva
L’esposizione sarà uno spaccato dell’attuale scena artistica ticinese oltre che un percorso estetico che possa far riflettere a partire dai molteplici temi trattati da Ground Zero (i luoghi di un Ticino globalizzato, il cibo e il consumo, la ricerca dell’identità, i rifiuti materiali e sociali, le visioni di possibili futuri a venire).

La mostra, curata insieme a Valeria Donnarumma e Giacomo Grandini, sarà composta da opere di una ventina di artisti tra cui: Marco Scorti, Luca Mengoni, Daniela Droz, Stefano Sampietro, Veronica Tanzi, Aglaia Haritz, Loris Gottardi, Nando Snozzi, Alex Dorici, Valentina De’ Mathà, Davide Cascio, Natasha Quadri, Raffaella Ferloni, Reza Kathir, Ivana Falconi, Andrea Piccardo, Anthony Neuenschwander, Matteo Fieni, Laura Solari, Giona Bernardi.

2. Letture di prosa, poesia e filosofia
Molti degli scrittori che hanno collaborato alla pubblicazione sono invitati a leggere degli estratti dalle loro pubblicazioni. Interverranno, tra gli altri: Andrea Bianchetti, Sergio Roic, Ruggero D’Alessandro, Michele Amadò, Manuela Moretti, Fabiano Alborghetti, Guenda Bernegger, Elena Jurissevich, Lorenzo Buccella, Mirella Carbone, Flavio Stroppini, Massimo Daviddi.

3. Una tavola rotonda a partire dal tema “Finire nel reale. Pensare e rappresentare il Ticino contemporaneo.”
Dialogheranno Markus Zohner, Raffaele Scolari, Olmo Cerri, Fabiano Alborghettii e Luca Mengoni. Interverranno altri collaboratori.

4. Interventi musicali con artisti quali Mimmo Prisco, Fedora Saura, Devil’s Bridge e EUP Trio. E poi festa fino a tarda serata, con dj set di em five & Aeed Feat e Beatkiste Berlin.

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Zuppa di cipolle d’estate

Vi segnalo il bel blog aperto da poco da mia sorella Tea, ci scrive “di libri, di cucina e di altre sciocchezze” come recita il sottotitolo.

http://zuppadicipolledestate.blogspot.ch

Scrive, nel suo primo post:

Si, perché io la zuppa di cipolle la mangio anche d’estate. Sulla stagionalità non mi si può dire nulla, magari si può discutere sulla temperatura del piatto, ma io sono della scuola dei beduini: té caldo nel deserto e dunque, per estensione, zuppa di cipolle d’estate. 
Serviva proprio un nuovo blog di cucina? Probabilmente no. Eppure ho deciso di provare lo stesso a scrivere, di cucina ma non solo. Per una volta con leggerezza senza riflettere troppo sul significato epistemologico di ciò che faccio. Per lo meno non annoierò più i miei amici sui social network postando continuamente status gastronomici e foto di quello che mangio e di quello che cucino.

Primo Maggio a Sesto Primo Maggio

Che quando scendi dal treno a Sesto Primo Maggio, arrivando dalla Svizzera col Tilo tutto pulito e illuminato, e poi scendi giù nella metropolitana l’impatto è quello di quando in Nirvana di Salvatores entrano nel sotterraneo. Forse è esagerato, lo so, ma che se arrivi dalla Svizzera fare quel lungo corridoio semibuio con i neon che friggono, con le telecamere anni ’80 che forse ti sorvegliano o forse no, con il pavimento di quella plastica nera con i bottoni da aeroporto tutta smangiata, con i magrebini che vendono le cover per gli iPhone tempestati di brillanti, gli ombrelli, le scarpe, i Dvd taroccati normali (ma chi mai compera ancora Dvd taroccati nell’era di Nowvideo), i Dvd taroccati porno in seconda fila (ma chi mai compera ancora Dvd taroccatti porno nell’era di Youporn), i bengalesi con le rose, la gente che corre, la gente che fuma, la gente che grida a me viene sempre in mente Nirvana. Tutto sembra preparato da uno scenografo visionario.

Ho aperto un sito (www.olmocerri.ch) dove ci metterò tutte le cose più serie e professionali, tipo il portfolio, il curriculum e tutte quelle cose li. Questo blog qui rimane come blog. Ringrazio Davide di NextView per l’appoggio!

Biglietto prego. Dove siete saliti? Non importa che dovete fare solo una fermata. Anche se ne fate solo mezza bisogna pagare il biglietto. Non mi importa se non hai un lavoro, dovrei fare la multa. Lo devono fare tutti il biglietto. Lo dovrebbero fare tutti. Ma facciamo finta che voi mi avete chiesto il biglietto, così non vi faccio la multa. Dove siete saliti? Cuggiaco? Dove scendete? Cuggiago. Ma Cuggiago è già passata. Albate? Da Cucciago a Albate con il sovrapprezzo sarebbero sei euro e trenta. Per tre quasi diciannove euro. Se invece vi faccio la multa bisogna aggiungere ventun euro. Quanto avete? Dieci euro in tre? Ragazzi miei ma io come faccio a farvi il biglietto? Una fermata sola. Beh allora vi do anche il resto. Avete visto che brava che vi do anche il resto. Dieci euro soltanto. La prossima volta però meglio che lo facciate direttamente in stazione.

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