Archivi tag: lugano

Il Molino… vaffanbagno!

L’accesso pubblico al lago è un diritto. Lo dice la costituzione, lo dice il piano direttore cantonale, lo dicono tutti. Parole vuote senza conseguenze alcune. In tutti questi anni non un pezzetto di riva è stato restituito ai legittimi proprietari ; la popolazione. Anzi peggio: a bordo lago si continua a costruire. «Il privilegio di vivere nel lusso» campeggia in un cartello che indica nuovi condomini a bordo lago nel golfo di Agno, la Piodella, in territorio di Muzzano. Il privilegio del furto di un bene comune perpretato dagli arroganti, che forti del dio denaro, la natura e gli esseri umani disprezzano.

Oggi il privilegio dell’accesso all’acqua, diritto imprescindibile e fonte di vita per ogni essere umano, produce unicamente guerre e privazioni. Con l’acqua si specula e ci si arricchisce. E tuttattorno alla fortezza Europa nell’acqua si muore: esodi per fuggire dalla miseria che si arenano per raggiungere "il sogno occidentale. Il tutto con la complicità delle autorità competenti e nel disinteresse generale.

Al resto, alla plebe, a noi tutti, cosa resta? Chi vive nel sottoceneri lo sa bene: il casoro di Figino e la foce di Lugano (quando polizia e securitas permettono).

Nulla di più. Tutto il resto sono rive cintate per difendere ville occupate due settimane l’anno. Lorsignori stiano però attenti; i pirati son tornati.Riprendiamoci le spiagge, riprendiamoci i nostri diritti.

 > Qui foto e comunicato

Disturbi culturali

Post tratto da indymedia

Anche in Ticino, nelle scorse settimane si sono viste timide azioni di "disturbo culturale". In occasioni di due appuntamenti promossi dal CSOA il Molino sono apparsi finti ma credibili cartelli segnaletici, firmati da un immaginario "Dicastero città Invivibile" della città di Lugano che, esplicita, con un linguaggio cinico-burocratico i cambiamenti socio-urbani in corso a Lugano.

Il pdf con tutti e 9 i soggetti

La grafica plausibile, inserita in un contesto di vero cantiere o accompagnata dal nastro biancorosso tipico dei lavori in corso posato per l’occasione, ha tentato di creare nei passanti un cortocircuito cognitivo con lo scopo di fare della critica sociale e della controinformazione con delle modalità comunicative che stupiscano facendo riflettere e sorridere i passanti.

Spunto per questa azione è stato tratto dai compagni di "Noexpo", l’osservatorio su expo 2015 a Milano, alcune foto delle loro azioni le trovate qui

 

  

In occasione del "precorteo precario e migrante" del primo maggio, il messaggio è stato veicolato anche attraverso una fitta azione di Stikering, l’affissione di una grande quantità di adesivi su spazi pubblici. Questa strategia ha solitamente buoni risultati anche grazie al fatto che l’affissione degli stessi richiede molta meno energia che l’eliminazione.

Continua la lettura di Disturbi culturali

Panchine: un’utopia realizzata

Questo articolo, pubblicato sul numero di maggio di Voce Libertaria è una rielaborazione del post "L’opera Buffa".

 “Les gens qui voient de travers, pensent que les bancs verts, qu’on voit sur les trottoirs, sont faits pour les impotents ou les ventripotents. mais c’est une absurdité, car, à la vérité, ils sont là, c’est notoir’, pour accueillir quelque temps les amours débutants.” Georges Brassens

Torno a parlare di panchine, proprio sul numero dedicato al primo di maggio, in quanto le stesse sono Condicio sine qua non, per praticare in maniera efficace e piacevole l’ozio urbano, quale atto di resistenza contro la produttività ad ogni costo. È evidente, la morfologia del territorio urbano condiziona il nostro modo di essere. Le telecamere generano insicurezza, gli orologi posti ad ogni angolo della città ci aiutano ad essere puntuali, la rarefazione delle cabine telefoniche invita all’uso dei telefonini, la sparizione delle fontanelle promuove la privatizzazione dell’acqua. Ogni scelta urbanistica condiziona il nostro modo di vivere e di pensare la città. “Le fate abitano i boschi e non potrebbero abitare altri luoghi; la connessione tra individuo e luogo è fondamentale per la caratterizzazione dell’individuo e del luogo, non appare plausibile che le fate possano abitare le periferie urbane mantenendo la loro configurazione” scrive Adriano Paolella nel suo "Abitare i luoghi, insediamenti, tecnologia, paesaggio" stampato dai tipi della Biblioteca Franco Serantini. In città, per conservare e rivendicare le nostre peculiarità di esseri umani, abbiamo bisogno di panchine almeno quanto le fate hanno bisogno di alberi per conservare la loro magia. Continua la lettura di Panchine: un’utopia realizzata

Polizie di primavera

Da Il Diavolo, quindicinale satirico, da oggi in edicola!


Non sono contro la polizia; ne ho solo paura. (Alfred Hitchcock)

Puntuale come le graminacee torna la scuola di polizia
C’è crisi, c’è grossa crisi, qualcosa bisogna pur inventarsi per tirare a fine mese, in queste condizioni c’è chi è disposto a tutto. Anche iscriversi alla Scuola di polizia. È su questi disperati che specula la campagna per l’assunzione di nuovi aspiranti agenti.

Il manifesto è di una semplicità disarmante, i pochi concetti presenti sono scritti in stampatello maiuscolo, per favorire i possibili agenti che non se la cavano bene con il minuscolo e con le parole difficili. Bianco e rosso (che richiama la bandiera svizzera e lo stemma luganese) i colori dominanti. Sullo sfondo titoli di giornale dove per due volte compare la parola "droga", giusto per ricordare le priorità criminali di questo periodo storico. Un brivido mi sale lungo la spina dorsale, come definire con altre parole se non "delirio di onnipotenza" chi sceglie uno slogan come "il tuo futuro inizia con noi". Grazie tante, ma per tanto così preferisco darmi al Punk, "no future" è meglio del futuro che immaginate voi! Continua la lettura di Polizie di primavera

Un autobus chiamato desiderio

"Un autobus può oggi travolgermi, e io posso morire così: non per questo l’autobus è la cosa più importante che ci sia."Marguerite Yourcenar (1903 – 1987)


Il ritorno dei guerrieri dell’arcobaleno

da: Il Diavolo (quindicinale satirico del 26.2.09)

Chiedo scusa a chi non abita nel luganese, anche questo manifesto è stato affisso solo ed esclusivamente nella grande e grossa Lugano. Ma d’altra parte chi ve lo ha fatto fare di andare ad abitare in quei paesucoli sperduti, inospitali e così lontani dal regno. Non temete, un giorno Lugano sarà così vasta ed estesa da comprendere finalmente tutto il Ticino, da Pedrinate ad Olivone, in modo che anche voi, o sfortunati abitatori di valli remote potrete godere di questa strepitosa offerta: "bus gratis per la partita!".

Linea efficiente, linea vincente 

Se ne sentiva davvero il bisogno, sicuramente una politica lungimirante e popolare relativa ai mezzi pubblici, parte proprio da qui! Il prossimo passo per rendere popolare ed utilizzato il trasporto pubblico sarà "bus aggratis per gli albini con il nome che inizia per f" e "bus aggratis per le persone con il dito indice più lungo del medio nate in agosto". Continua la lettura di Un autobus chiamato desiderio