Archivi categoria: Testimonianze

Cose che mi sono successe o a cui ho assistito, recensioni di vita

Gravi abusi di potere della polizia domenica a Lugano

Domenica 25, per tutta la giornata, con la mia telecamera ho seguito le proteste pacifiche e colorate organizzate dal CPE. Poco prima che sfilasse la parata stavo riprendendo il teatro di strada promosso dalla Clown Army sul lungolago luganese. Un poliziotto in divisa, che stava trascinando due clown si è rivolto a me, gridandomi "ti spacco quella telecamera" (guarda il video) sembrava una minaccia gratuita, il fatto invece si è realizzato alcune ore dopo.

Ho seguito i clown fino alla centrale di polizia in via Bossi dove sono stati rinchiusi i primi 11 fermati sul lungolago. La polizia era schierata in doppia linea davanti al cancello automatico della loro sede. I clown davanti a loro schierati in rango. Dopo diverso tempo, qualche minuto dopo la liberazione dei primi 11 arrestati, mentre i pagliacci stavano salutando a loro modo i poliziotti, inchinandosi e scuotendo il sedere, è partita la carica. La cantonale (dietro ha superato con un balzo la comunale schierata davanti) e ha iniziato a picchiare (sequenza di immagini, : video.indy o google.video) .   
  
Io mi trovavo sull’altro lato della strada, in faccia al cancello ma accanto alle vetrine del negozio di mobili. Ho visto la carica partire, un agente in antisommossa (con la divisa scura, probabilmente della comunale) con il manganello alzato ha superato il rango dei clown ed è venuto verso di me (guarda la sua foto un istante prima che colpisse). Mi si è avventato contro, con il primo colpo ha colpito la videocamera che tenevo con il braccio destro e che si è spenta e che ha perso alcuni pezzi per terra. Ho cercato di coprirmi il volto per evitare un colpo in faccia. Il poliziotto mi ha colpito l’avambraccio fracassando l’ulna. (guarda i fotogrammi tratti dalla mia videocamera oppure il : video completo). Non ricordo altri colpi, ma nei giorni seguenti ho trovato sul mio corpo segni che sono sicuramente riconducibili a quel momento. La carica della polizia è brutale e del tutto ingiustificata, la protesta era pacifica e divertente. Fra la gente erano presenti bambini e anziani che assistevano allibiti alle brutalità. In questa carica cinque persone sono state fermate. Dopo alcune ore vengono rilasciate, raccontano di botte ricevute quando erano a terra ammanettate, calci in faccia ricevuti nelle zone senza telecamere delle centrale. Al pronto soccorso non sono per nulla stupiti, ci raccontano che le brutalità della polizia sono nella norma, ma non certo a questi livelli. Sono sconcertati e fotografano i lividi, le escoriazioni e documentano i danni più gravi.
 

Finti poliziotti e un vero uomo ragno

Due stralci da La Regione di martedì 13 novembre 2007. 
Riporto qui sotto due brandelli di notizia. A volte, prese singolarmente, queste notiziuole non colpiscono particolarmete, è solo quando vengono messe in relazione che acquistano un significato diverso.
Prima di tutto una riflessione relativa alle divise, sia il bambino che il dipendente della città di Lugano hanno avuto bisogno di una divisa per compiere degli atti che altrimenti non sarebbero potuti accadere. In fondo è proprio a questo che servono le divise, a mascherarci, a farci uscire da noi. A farci compiere cose che altrimenti non faremmo.
In questi giorni a Lugano ci sono 2’500 uomini (e alcune donne) in divisa. Avrebbero messo in piedi tutta questa follia anche senza divisa? Continua la lettura di Finti poliziotti e un vero uomo ragno

NO alle barbarie militari: a Lugano settimana antimilitarista

Lugano è già invasa da truppe di militi che stanno preparando le "Giornate dell’esercito" che si terranno verso la fine del mese. Anche il CPE – collettivo precari esistenziali, si sta organizzando. Questo l’appello antimilitarista che è stato preparato. Se desideri stamparlo e diffonderlo ce ne è anche una versione in pdf!

Lugano: NO alla barbarie militari – Settimana antimilitarista
"… Difesa di cosa? In difesa della Svizzera in caso di invasione? Chi ci crede più! In realtà siete VOI…voi che con i vostri Stati e i vostri eserciti, con i vostri sistemi cannibali affamate la metà del pianeta, opprimete milioni di persone di ogni parte della terra, praticate moderne forme di schiavitù nelle vostre fabbriche inquinanti e velenose, sottraete la terra ai contadini, create nuove categorie di cittadini… i SENZA. Senza terra, senza lavoro, senza educazione, senza casa, senza diritti, senza documenti, senza cure… Voi, che in nome del profitto distruggete il pianeta, voi che elemosinate i diritti dei popoli… ebbene, noi diciamo che… siete VOI i veri terroristi dai quali la popolazione deve difendersi…"
(Libero pensatore anonimo)
A quasi vent‘anni dalla fine della guerra fredda, in un’epoca di guerra globale permanente, il nuovo esercito svizzero sente il bisogno di giustificare la propria esistenza con dispendiose operazioni pubblicitarie. In novembre a Lugano, accanto all’arrogante e orgoglioso rombo di aerei e mezzi militari di vario genere potremo „gustare“ le note delle bande(lle) musicali dell’esercito. La guerra, oltre che pace – come in 1984 di Orwell – è anche musica…

Durante questa cinque-giorni di inneggiamento alla patria e alla sicurezza, di osannamento al rispetto per la gerarchia e l’autorità, ci sarà anche chi, attraverso delle azioni, delle conferenze e dei momenti di scambio, proporrà un’opposizione etica e politica all’istituzione militare. Continua la lettura di NO alle barbarie militari: a Lugano settimana antimilitarista

Pecore nere scacciano camice nere!

Un articolo che apparirà (forse) sul prossimo numero di "Voce Libertaria", il periodico anarchico ticinese


Berna in/è marcia?
Sabato 6 ottobre 2007 a Berna era prevista la “Marcia su Berna” parata prelettorale del partito dell'Unione Democratica di Centro che, a dispetto del nome non è né democratico, né di centro, bensì ben profilato a destra. È il primo partito elvetico ed è capitanato da Christoph Blocher, 327° uomo più ricco del mondo, dirigente di una multinazionale della chimica, dal 10 dicembre 2003 in Consiglio Federale. In un'intervista precedente alla sua elezione aveva dichiarato di “essere troppo vecchio per instaurare una dittatura”. La marcia, avrebbe dovuto essere il momento culminante di una campagna elettorale portata avanti a suon di manifesti razzisti, teorie di complotti ed esternazioni d'odio di ogni tipo, a Berna si attendevano oltre 10'000 aderenti convogliati a Berna dai quattro angoli della Svizzera con pullman e treni. Da parecchio tempo (forse mai nella storia elvetica) un partito politico aveva messo in piedi una sceneggiata di questo tipo a così breve distanza dalle elezioni.

Io non mi lego a questa schiera, morirò pecora nera!
Alcune settimane prima del 6 ottobre, gruppi militanti, partiti politici e realtà più o meno antagoniste coordinate nel comitato “Mouton Noir” avevano indetto una festa-presidio antirazzista da tenersi nella Munsterplatz, davanti alla cattedrale bernese. Il presidio non è stato autorizzato, ma le autorità hanno dichiarato di “tollerarlo”. Altre realtà si sono mobilitate in altro modo, organizzando un dispositivo di sabotaggio e blocco della parata neofascista. Continua la lettura di Pecore nere scacciano camice nere!

Cartoline da Lugano

Alcuni spunti dal lavoro finale SUPSI che ho recentemente consegnato…

Autobiografie urbane
Mi affascinano le storie, mi piace ascoltarle, inventarle e raccontarle. Mi affascinano le persone, mi piace ascoltarle, conoscerle e raccontarne. Storie e persone sono quindi i due pilastri fondamentali di questo lavoro. Storie e persone si muovono seguendo i percorsi segnati dalle strade, che collegano le città. Le storie si muovono tramite le persone, che le raccontano, le divulgano e le tramandano. Le persone sopravvivono grazie alle storie; storie sottoforma di sogni, progetti e racconti del proprio percorso di vita. Le persone sopravvivono grazie alle storie, che rendono immortali i loro protagonisti, almeno fino a quando ci sarà qualcuno disposto a raccontarle e a tenerle vive. Ancora di più mi piacciono le storie sotterranee, quelle con la “s” minuscola, le storie “dalla parte sbagliata della storia” le piccole storie che nessuno mai racconta, che però contribuiscono a creare, come affluenti di un fiume in piena, il flusso della Storia.

Non ho mai visto una cartolina con su Molino Nuovo (i video):
Assieme alle persone (tre uomini e una donna) che hanno avuto voglia di accompagnarmi in questo percorso, abbiamo girovagato fra le strade della “periferia” luganese. Abbiamo guardato la città e ci siamo guardati, con degli altri occhi.

> Introduzione (con L. Pezzoli)
> Remo contro!
> Mi chiamo Mauro (disponibile anche in versione .mov)
> Come se ci fosse un muro
> Guarda la Frankie
> Postfazione (con L. Pezzoli)

È disponibile un DVD che include i sei video. È possibile richiedermelo o masterizarsene una copia. Qui la copertina (in formato .jpg). Grazie al CAD (Centro di Accoglienza Diurno) Ingrado di Viganello.

> La mappatura delle "Cartoline" con google maps: geografie interiori ed urbane s’intersecano